TUCIDIDE (Θουκυδιδθς, Thucydĭdes)
Gaetano De Sanctis.
Storico ateniese, figlio di Oloro del demo di Alimunte; nacque intorno al 460-55 a. C. Il nome del padre è quello stesso del re tracio Oloro, la [...] Vien ripreso poi col c. 7 il racconto particolareggiato delle vicende in Grecia che ci conduce dal principio dell'anno 20° (412-11) fin fonte storica, sia per la storia stessa del pensierogreco. Essa permette infatti di seguire l'evoluzione dei ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] intellettuale dell'antica Cina e dell'India; così come esiste una s. ben più che implicita nella tradizione del pensierogreco. In particolare, soprattutto agli stoici sembra che debba essere attribuito il merito di aver delineato una vera e propria ...
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. Continuo e discontinuo fenomenico. - Consideriamo un gruppo di oggetti e le sensazioni che essi producono in noi: per semplicità limitiamoci a guardare gli oggetti stessi e a considerare quindi le sole [...] sono stati spiegati in questo senso, come una riduzione all'assurdo della tesi pitagorica.
Nello sviluppo ulteriore del pensierogreco, Leucippo e Democrito ritornarono alla veduta d'una materia discontinua, formata di parti estese (non più minimi ...
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Col nome di elemento la chimica moderna designa quelle sostanze che non possono decomporsi in altre e che, invece, combinandosi tra loro, dànno origine a tutte le rimanenti. Precisando meglio, D. Mendeleev [...] - Si può dire che il problema delle sostanze elementari abbia formato il tema dominante di tutta la fase iniziale (presofistica) del pensierogreco, orientata verso la ricerca del principio comune (ὠρχή) da cui si fossero generate le cose. Dapprima i ...
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Filosofo greco, nato fra il 214 e il 213 a. C., scolarco dell'Accademia e iniziatore, in essa, dell'indirizzo speculativo che integrava con una dottrina del probabilismo la tradizione scettica già iniziata [...] . La sua critica gnoseologica è in fondo la più decisa asserzione idealistica che sia mai sorta sul terreno del pensierogreco: di un soggettivismo incomparabilmente più rigoroso, dal punto di vista teorico, di quello di Protagora. Sommato a quell ...
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Filosofia. - È un atto spirituale, il cui valore è soltanto soggettivo, e che invece è affermato come concreto. Quante sono le forme in cui l'attività spirituale si concretizza, tante le forme in cui l'errore [...] . L'errore perciò non è ignoranza, non è semplice assenza di coscienza. Quindi, a saltare la difficoltà, già nel pensierogreco si profila una pura e semplice negazione dell'errore come tale "Niente è falso" dicono Protagora ed Eutidemo "giacché ...
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Certezza è lo stato di coscienza di chi ha vagliato, visto con discernimento, le ragioni delle sue affermazioni e non dubita perciò della loro validità oggettiva.
Certezza perciò è coscienza soggettiva [...] di certezza; quella della verità, alla quale essa era ridotta.
Che non possa esserci nel pensiero oggettiva verità senza soggettiva certezza, il pensierogreco non scopre. Si avverte soltanto il disagio in cui è la coscienza che affermi senz'altro ...
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Dottrina filosofica che afferma che la realtà consiste nei dati dei sensi e nelle loro immagini, posti nel tempo e nello spazio, e che riduce pertanto la materia a sensazioni, lo spirito ad avvenimenti [...] un'inconoscibile realtà in sé, di cui essi sono l'apparenza.
Una prima dottrina esplicitamente fenomenistica compare nel pensierogreco con Protagora. Infatti fenomenistica è la sua dottrina, se, sul fondamento specialmente di Platone e di Aristotele ...
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Per il pensierogreco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] fa che dire delle cose che sono e quel che sono, Kant non considerò l'essere come un concetto, ma come il porre col pensiero le cose e le loro determinazioni.
Fra tutte le categorie o modi di pensare la realtà, quella dell'essere sembrò a Hegel così ...
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Esegeta luterano e storico delle origini cristiane, nato a Strasburgo il 25 febbraio 1902. Prof. a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), a Basilea (dal 1938) e contemporaneamente (dal 1949) all'École des Hautes-Études [...] e della storia nel cristianesimo primitivo. Secondo il C., nel Nuovo Testamento la nozione del tempo (contrariamente al pensierogreco) è rigorosamente lineare; la rivelazione e la redenzione si compiono nel tempo e costituiscono la storia della ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...