Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] rari, democratici. Alla fine del secolo nelle arti, nelle lettere, nel progresso civile e politico, nelle conquiste del pensiero, i Greci erano all’avanguardia tra tutti i popoli mediterranei. Le lotte contro i Persiani (499-478 a.C.), che parvero ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] uso nella morale.
L’e. nel mondo greco
Alle origini dell’e. greca troviamo nei poemi omerici l’affermazione della superiorità stato ulteriormente arricchito dalle proposte emerse dal cosiddetto pensiero delle donne. Le questioni discusse in quest’ ...
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Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. [...] tesi eraclitea sulla realtà come continuo divenire. Ha scritto Περὶ ϕύσεως (Della natura) e Kαϑαρμοί (Purificazioni).
Vita e pensiero
Caduto in disgrazia presso i suoi concittadini, dovette abbandonare la patria, e morì nel Peloponneso. Secondo una ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] vennero per la prima volta superati i limiti delle conoscenze matematiche dei Greci, con la risoluzione e la teoria delle equazioni di 3° manifestata nelle costruzioni razionali dei geometri greci, il pensiero matematico era rimasto però legato fino ...
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Filosofo greco (Abdera, Tracia, tra il 470 e il 457 a. C. - ivi, forse tra il 360 e il 350 a. C.). Discepolo di Leucippo, ha elaborato una concezione materialistica della realtà, la quale è vista come [...] numerosi scritti, di etica, matematica, letteratura e musica, ci sono pervenuti solo circa trecento frammenti.
Pensiero
Ha sviluppato rigorosamente la concezione atomistica di Leucippo, abbandonando però il grossolano empirismo fisico del maestro e ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] araba e giudaica sulla filosofia medievale è stato poco curato dai nostri ricercatori. Maggiori cure sono state rivolte al pensierogreco-romano per lo sviluppo notevole che l'umanesimo e la cultura che ne uscì diedero alla filologia classica. Salvo ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] assumere forma riflessa, già Esiodo presenta quella meditazione sul buon governo (εὐνομία) che resterà tipica per tutto il pensierogreco arcaico, il quale appunto in varie forme (monarchica in Esiodo, aristocratica in Pindaro e in Teognide, militare ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] . Che era poi, s'intende, uno (se non l'unico, come potrebbe credersi) dei motivi fondamentali per cui il pensierogreco adottò così largamente, non solo nel campo estetico ma nella concezione generale del mondo, la distinzione dell'ideale dal reale ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] si sottrae all'influsso del neoplatonismo e, se l'arianesimo si può considerare come un tentativo di rivincita del pensierogreco nel seno stesso del cristianesimo, anche i suoi avversarî non riusciranno a liberarsi da certi principî né a rinnovare ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] secoli prima. In questa sua azione esso fu potentemente coadiuvato dal cristianesimo, il quale fu il diffonditore del pensierogreco anche in regioni dove prima d'allora non era penetrato il nome dei paesi d'Occidente. Il cristianesimo, imbevuto ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...