Traslitterazione del greco δόξα; significa in genere «opinione, credenza».
Nella gnoseologia greca classica, il termine è usato per designare quella forma di conoscenza che, basandosi sull’opinione soggettiva, [...] non possiede la certezza obiettiva della verità. Il concetto di d. entra nel pensierogreco, più che a sottolineare scetticamente il carattere relativistico del conoscere, per suggerire dialetticamente l’esistenza di quella vera conoscenza (ἐπιστήμη) ...
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Uomo politico siciliano, letterato e scienziato (sec. 12º). Arcidiacono di Catania (1155?), verso il 1158 prese parte a una ambasceria inviata da Guglielmo I a Costantinopoli; alla morte del grande ammiraglio [...] congiura aristocratica, fu imprigionato a Palermo (primavera 1162), dove presto morì. Importante mediatore tra il pensierogreco e l'Occidente latino, tradusse dal greco il Menone e il Fedone di Platone e il libro 4º della Meteorologia di Aristotele. ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] del 12° e 13° sec. che promuove la vita ascetica, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensierogreco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, il cui massimo esponente è Maimonide (1135-1204), a ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] problema filosofico del v. sorge, nel più antico pensierogreco, per reazione alla dottrina eleatica dell’essere, la democritea verrà ripresa da Epicuro e Lucrezio. Prevale tuttavia nel pensiero antico la negazione del v. la cui non esistenza è ...
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Storico italiano della filosofia antica (Siracusa 1921 - Firenze 2010); prof. dapprima nelle univ. di Bari e Bologna, poi (1965-91) nell'univ. di Firenze; presidente dell'Accademia toscana di scienze e [...] tardomedievale e umanistico (L.Valla, C. Sacco, A. Rinuccini). Tra le altre opere: Studi sul pensierogreco (1966); Introduzione a Socrate (1970); Dialettica e politica in Platone (1975); Introduzione a Platone (1978); I sofisti e la sofistica ...
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Storico della filosofia italiano (Milano 1937 - ivi 2018). Alunno del collegio Ghislieri di Pavia, si è laureato nell’ateneo della città con una tesi su Tucidide, tra i suoi maestri annoverava L. Geymonat. [...] l’importanza dell’ellenismo per la scienza, oltre che per la filosofia. V. ha anche approfondito i rapporti tra il pensierogreco e la religione cristiana ed era convinto della funzione civile della filosofia. Tra i suoi numerosi scritti si ricordano ...
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Storico italiano della filosofia antica (Perugia 1932 - Roma 1998). Laureatosi con G. Calogero, dal 1963 ha insegnato nell'Univ. di Roma "La Sapienza". È stato inoltre direttore del Centro di studio del [...] alla edizione e alla raccolta di testi e fonti di alcuni tra i momenti di maggior rilievo del pensierogreco, come quello relativo a Socrate, contribuendo a fornire strumenti metodologici e di ricerca divenuti imprescindibili. Tra le opere ...
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Qōhelet Uno dei libri brevi (noti anche come i ‘cinque rotoli’) della Bibbia ebraica. Prende nome dall’autore ed è detto, nella versione greca, Ecclesiaste. La lingua (il tardo ebraico della Mishnāh), [...] lo stato della società, che il libro deplora, e alcune analogie con il pensierogreco lo fanno datare a verso la fine della dominazione seleucidica in Palestina, prima della riscossa dei Maccabei, intorno al 200 a.C. ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , comunque, che in questo viaggio P. visitò la Magna Grecia e la Sicilia, e fu a Siracusa alla corte di Dionisio e sulle dissomiglianze delle cose, l'anima è ricondotta al pensiero dei supremi esemplari verso cui tali somiglianze si orientano, e ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] l'anno dopo (322) di una malattia di stomaco.
Opere e pensiero
Circa la storia e il carattere degli scritti di A. molta chiamata, sembra, perché posta "dopo i libri di fisica", in greco τὰ μετὰ τà ϕυσικά; 4) Opere morali e politiche: Etica Eudemea ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...