Imperatore romano dal 306 al 337.
La vita. - Nascita e giovinezza. - C. fu figlio dell'imperatore Costanzo Cloro e di una donna di umile condizione, Elena, che S. Ambrogio (De obitu Theodosii, c. 42) indica [...] che solo apparentemente assumono un aspetto di continuità di pensiero e di unità di concepimento e di stesura, noi pervenuto in una versione latina e in una versione greca. Circa la versione greca del documento si pone il problema se si tratti di ...
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FOSCOLO, Ugo
Ireneo Sanesi
Il 6 febbraio del 1778, da Andrea Foscolo e da Diamantina Spathis, nacque, nell'isola di Zante, il poeta, al quale i genitori imposero il nome, tradizionale nella famiglia [...] poche altre voci o di grandi scrittori classici latini e greci o di poeti italiani antichi e moderni o perfino di Grazie; ma, se pur vi attese con l'opera oltre che col pensiero, in ogni modo non pervenne mai a terminarle. Nutrì pure, vivissimo, ...
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Musica
Parte introduttiva
di Stefano Catucci
Nei primi anni del 21° sec. la vita musicale non ha conosciuto novità di rilievo rispetto al periodo immediatamente precedente. Si è assistito, semmai, all'espandersi [...] è vero che la m. è uno dei luoghi privilegiati del pensiero attraverso il quale il soggetto moderno può arrivare a formare sé suddivide la m. elettroacustica in acusmatica - in greco akusmatikós indicava la consuetudine, propria di Pitagora, di ...
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MAGNA GRECIA
Arnaldo MOMIGLIANO
Secondina Lorenzina CESANO
. Origine ed estensione del nome. - Con l'espressione Μεγάλη 'Ελλάς (lat. Graecia magna, anche Graecia maior) si designarono, complessivamente, [...] tempo la più potente e la più famosa delle città della Magna Grecia.
Locresi (in prevalenza Opunzî) furono i coloni che dettero vita alle egli in Italia, ma conciliato con le esigenze del pensiero di Senofane da Parmenide di Elea - donde attraverso ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] ", in inglese semiotics, basato da J. Locke sul greco σημειωτιϰή. Il suo maggiore rappresentante è stato il filosofo opera (fondata anche su una profonda analisi critica del pensiero di Saussure e di L.Wittgenstein) fonde originalmente un'avvertita ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] recenti. Con ciò C. voleva esprimere il suo pensiero, che le gesta compiute erano gesta del popolo romano anche il detto in Plutarco, 12, che i Romani parlavano col cuore, i Greci con le labbra. Al figlio C. aveva scritto anche delle lettere (Jordan, ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] i daēva o demoni. Gli Amesha spənta, che nel pensiero originario di Zarathustra sono delle personificazioni di qualità o virtù come protettori e governatori alle s. ngole nazioni (Deut., XXXII, 8 greco; IV, 19; XXIX, 25, Eccl., XVII, 14; Dan., XIII ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] rimasta oggi probabilmente il paese di più forte cultura greco-latina), con molta grazia espositiva e una solida pulizia . Il Focillon ha anche tentato una sistemazione del suo pensiero nella Vie des Formes.
Un ampio e fondamentale lavoro ...
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. Scopo del presente articolo non è ripetere, sia pure in breve, quanto intorno al dogma, al rito e all'organizzazione della Chiesa è detto altrove (v. chiesa e le voci dedicate alle singole chiese e sette [...] avrebbero dimostrato chiaramente il progressivo "ellenizzarsi" del suo pensiero religioso. Era un atteggiamento polemico contro la scuola di religioso e la diffusione dei misteri orientali nel mondo greco-romano. Gli studî attorno al buddhismo e alle ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] delle cerimonie del venerdì santo nel rito romano; il rito greco finì per perderla in seguito al prevalere di quella della di quel simbolo è ben differente. Ivi è un'interpretazione sensibile del pensiero di S. Paolo (Rom., V, 12, ss. e I Cor ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...