Filosofo greco del sec. 4º a. C. È stato il rappresentante tipico di quella regola di vita, che era nata da taluni aspetti dell'atteggiamento pratico di Socrate, che insegnava a contentarsi del più misero [...] interpretazione ascetica del cinismo; professione dell'ἀναίδεια o "impudenza". Tuttavia, anche in questo campo è incerto quanto sia pensiero di Antistene e quanto di Diogene. Così è impossibile valutare l'attività letteraria di D. che è attestata da ...
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Filosofo greco (m. 315-14 a. C.), scolaro di Platone; successe (339-38) a Speusippo nello scolarcato dell'Accademia, che tenne fino alla morte. Ci restano delle sue opere solo frammenti. Nel suo pensiero, [...] metafisici anche quali divinità, una maschile e l'altra femminile, e a elaborare una complessa demonologia. Questo aspetto del pensiero di S. determinò l'avversione che per lui ebbe Aristotele (già condiscepolo di S. nella scuola platonica e poi ...
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Filosofo greco (499-428 a. C.); amico e maestro di Pericle, accusato di empietà dovette fuggire da Atene, dove s'era stabilito, e rifugiarsi a Lampsaco. Ci restano alcuni frammenti della sua opera Sulla [...] natura. A. appartiene a quella corrente del pensiero presocratico che ebbe nome di "pluralismo". Pone infatti, come principio della molteplicità infinita delle cose, una molteplicità ugualmente infinita di elementi ("semi", σπέρματα), ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] . Da questa elaborazione nacque l’induismo, complesso sistema di pensiero religioso-sociale.
Periodo indù (6°-5° sec. a. esteso su tutta l’I., a eccezione del nord-ovest indo-greco e dell’estremo sud, diffondendovi il buddhismo.
Dopo i Maurya, ...
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Scienza che ha per oggetto la descrizione interpretativa della superficie terrestre o di sue parti, intendendo per ‘superficie terrestre’ lo spazio tridimensionale dove la massa solida della Terra (litosfera) [...] del grado di meridiano; nel periodo romano furono ancora i Greci, e non i Latini, a far compiere progressi alla g in quanto produttore-consumatore; e, anche per influsso del pensiero marxista, i fenomeni economici e i loro riflessi sono divenuti ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] segreta e una pubblica). La tradizione speculativa greca conserva ancora tracce cospicue di tali convinzioni suono, che costituisce in parole mentali la forma del pensiero. L’elettromiografo ha consentito di evidenziare un innalzamento del tono ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] ebbero i vari tipi (fig. C).
L’o. dorico si formò in Grecia nel 7°-6° sec. a.C., caratterizzato dalla colonna priva di base con Tommaso d’Aquino. Nella modernità, la secolarizzazione del pensiero filosofico non ha cancellato l’idea che la coesistenza ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] Si avvicina ai dizionari enciclopedici moderni il Lexicon greco noto come Suida (10° sec.), glossario che punto di vista, costituì uno dei contributi più significativi al pensiero filosofico e politico, alla critica economica, religiosa e sociale ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] studia i procedimenti generali per cui il pensiero umano può realizzarsi nell’espressione linguistica.
Sviluppi Discolo.
La g. latina accoglie categorie e concetti da quella greca; vanno ricordati per i tempi più antichi Varrone e Quinto Remmio ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] classica completa, comprendente anche una buona conoscenza del greco. Datosi presto allo studio della giurisprudenza, ne lungo, ma sono ignoti il luogo e la data di morte.
Pensiero
Con T. la cristianità dell'Africa occidentale romana, che ebbe poi ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...