ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] da quelle correnti "che corrono sotto il nome di positivismo critico", ma denomina il suo pensieropositivo e critico al tempo stesso, perché vuole reinterpretare quelle correnti "in modo più chiaro e scientifico" e "conciliar[le] senza transazioni ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] negativo e la nuova destra, Milano 1983 - è soprattutto Nietzsche prossimo nostro". Al diffondersi del pensiero negativo il M. ha contrapposto un "pensieropositivo" che faceva credito, accanto alla lezione di E. Bloch e di W. Benjamin, alla promessa ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] D. non abbia occhi per quel che di fecondamente positivo pur era in quei particolarismi; giunge sino a sprezzare suo poema. Ma il simbolo della stessa ragione è un poeta, pensiero e sentimento non cozzano tra loro, come presso tanti altri grandi ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] . Riprese anche gli studî di giurisprudenza, accostandosi al pensiero dei grandi teorici e storici del diritto francesi e animo perturbato e commosso". V. dà valore e significato positivo a queste prime fasi della storia umana, momenti aurorali ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] (Smith, Ricardo). Il suo punto di partenza è nell'"umanesimo positivo" di Feuerbach: il soggetto della storia non è l'Idea . Al centro di questa seconda e più matura fase del suo pensiero è l'acquisizione della teoria del valore-lavoro, già in parte ...
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Storico romano (1°-2° sec. d. C.). Ignote sono le date di nascita e di morte (forse 55 circa - 120 circa), ignota la famiglia e il censo (probabilmente senatorio), come anche l'origine (si è pensato, tra [...] i termini della situazione ristabilendo le antiche libertà. Dominante nel pensiero storico di T. è perciò un'acuta e dolorosa civile. La sua verità storica non è quindi nella sua positiva funzione di governo, bensì nella sua natura atroce di potere ...
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Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968), prof. di storia della filosofia nell'università di Messina (1939-1965). Sostenne un "umanismo positivo" d'ispirazione marxista. Nel problema della conoscenza, [...] intesa come conclusione di quel processo di pensiero antidogmatico che percorre tutta la storia della comunista (1946), Per la teoria di un umanismo positivo (1949), Logica come scienza positiva (1951), Poetica del Cinquecento (1954), Rousseau ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] un gran numero di inquinanti in matrici acquose).
Diritto
A. economica del diritto (in ingl. Law and Economics). Scuola di pensiero normativa e positiva la cui nascita può essere datata agli inizi degli anni 1960 negli USA con i lavori di R. Coase e ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] nessun edificio giunto sino a noi: pertanto il suo pensiero architettonico può essere ricostruito in base ai suoi scritti, acqua. Inoltre studiò il geotropismo negativo e l'eliotropismo positivo, i movimenti delle linfe negli organismi vegetali e i ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] uno e nell'altro campo. In quello politico, il suo pensiero cattolico-liberale e il suo ideale monarchico e unitario restarono ben retorica". Ed è appunto questo l'aspetto storicamente positivo della teoria e soprattutto dell'esempio manzoniano: anche ...
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pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...
Prodi-pensiero
loc. s.le m. inv. Il pensiero politico di Romano Prodi. ◆ Dal botta e risposta con gli studenti esce tutto l’attuale Prodi-pensiero sull’Europa e il suo ruolo nel mondo. Bisogna scegliere il metodo della doppia maggioranza....