lògico, pensièro Processo mentale che utilizza gli strumenti logico-razionali, giustificando a ogni passaggio i meccanismi operativi adoperati. Basato sulla manipolazione di simboli (concetti, rappresentazioni [...] la capacità di astrarre dal contesto le operazioni logiche e di coordinarle in un sistema globale di relazioni attraverso la formulazione di ipotesi e l'inferenza delle relative conseguenze. Solitamente viene contrapposto al pensierointuitivo. ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] a liberare gli enti matematici da ogni presupposto intuitivo, considerandoli come oggetti di studio a sé stanti già manifestata nelle costruzioni razionali dei geometri greci, il pensiero matematico era rimasto però legato fino a tutto il Settecento ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] a partire dal 1995, con l’affermazione politica del pensiero multi-gender, di tipo costruttivista, sollecitato dal libertarismo e affatto la netta separazione crociana tra un momento intuitivo, libero dal condizionamento degli usi linguistici e degli ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] mentale, infatti, J. Piaget riconosce già al livello della seconda fase (2°-7° anno) una forma di pensiero rappresentativo-intuitivo che rende possibile la sostituzione di un oggetto o di un’azione mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento del ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] all'aristotelismo: non solo è valutato il conoscere intuitivo e quindi sperimentale, ma anche per alcune dottrine secolo 13°: per molti aspetti egli avvia un orientamento di pensiero che avrà larga influenza nei secoli seguenti.
Rasoio di Occam ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] della fantasia dall'intelletto, e carattere arazionale, intuitivo, lirico e pur cosmico e universale dell'opera , aveva poco men precisa l'altra dell'oscurità del suo pensiero, naturale altresì che la costante incomprensione del pubblico e l' ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] adeguatamente solo attraverso un'interpretazione che realizzi in modo unitario e intuitivo il nesso tra vita, espressione e "comprensione".
Ma se e della ragione. Nella misura in cui il pensiero di Heidegger è andato poi evolvendo dalla prospettiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] realtà fisica, altra cosa sono le nostre rappresentazioni intuitive di essa, altra cosa ancora le osservazioni rigorose di R. Simili, Napoli 2000.
Il significato della storia del pensiero scientifico. Federigo Enriques, a cura di M. Castellana, A. ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...]
Il concetto di curvatura ha un contenuto intuitivo che lo lega direttamente allo sviluppo delle sua ricerca di un sistema chiaro è portato a interpretare il contenuto di pensiero della scienza secondo il suo sistema, e a rifiutare tutto ciò che ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] volta, daranno luogo a metodologie differenti. Esiste tuttavia un ‛ideale di scienza intuitivo' che può fornire una base comune, un punto di partenza non controverso. Pressappoco come il pensiero è un dialogo interiore, la ricerca è un dialogo tra i ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...