ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] fu grande. Nella sinodo pasquale, tenuta poco dopo, Annone ed Enrico furono scomunicati e quindi riconciliati solo dopo aver fatto penitenza. La vecchia controversia fra l'arcivescovo di Colonia e il monastero di Stavelot per i diritti sull'abazia di ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] , i vescovi Landolfo di Capua e Romano, di sede a noi sconosciuta, i quali avevano il compito di ricevere i penitenti alla comunione laica e di scomunicare i recalcitranti.
Se si presta fede a questa fonte bisognerebbe ammettere che F., profondamente ...
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BENEDETTO VIII, papa
Gerd Tellenbach
Teofilatto nacque da Gregorio, conte di Tuscolo, e da Maria, e fu fratello di Romano (papa Giovanni XIX) e di Alberico. là difficile precisare la data della sua [...] e a stabilire inoltre che solo allora si dovesse ritenere valida l'assoluzione del papa, quando si fosse ottemperato alla penitenza imposta dal vescovo. B. VIII reagì violentemente a questo attacco all'autorità pontificia: egli accettò la protesta di ...
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Alessandro III
Paolo Brezzi; Andrea Piazza
Il nome proprio di questo futuro pontefice era Rolando, figlio di un Ranuccio, senese. Il suo primo biografo, il cardinale Bosone, non dice nulla sulla famiglia; [...] all'assassinio dell'arcivescovo Tommaso Becket nella cattedrale di Canterbury (1170), il papa reagì ed impose al re una penitenza pubblica, che ebbe luogo nella chiesa d'Avranches il 22 maggio 1172 e che comportò la revoca degli articoli incriminati ...
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NICCOLÒ II
Annamaria Ambrosioni
Ben poco conosciamo di lui prima della elevazione al pontificato, e quasi nulla del periodo anteriore al 1045. Sappiamo infatti solo che Gerardo era originario della [...] la corruzione ecclesiastica. Alla fine, quanti in precedenza si erano macchiati di simonia vennero riconciliati dopo adeguata penitenza. Soprattutto però i legati ottennero a Milano il riconoscimento della superiorità della Chiesa romana su tutte le ...
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Magia e divinazione
SStefano Rapisarda
Per quanto sovente assimilate nel sentire comune, magia e divinazione sono due pratiche in realtà 'epistemologicamente' assai differenti. La magia mira a modificare [...] tempeste o agire sulla mente degli uomini? Se vi hai creduto o se sei stato partecipe, farai un anno di penitenza nei giorni di festa comandata]" (1853, col. 961D).
La propaganda papale alimentava certamente la 'leggenda nera' di un Federico ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] , Azara, e più tardi con il Cacault, in missione a Firenze, ma ciò non gli impedì di partecipare alle fanatiche processioni di penitenza che si tennero a Roma alla metà di luglio del 1796 per implorare l'aiuto divino contro la Rivoluzione. Il 5 febbr ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] di Lione del 1274, O. soppresse gli Ordini mendicanti minori, che vivevano di elemosine senza possedere beni, come i Fratelli della Penitenza di Gesù Cristo, i cosiddetti Saccati, e i Fratelli di Notre-Dame du Val-Vert. Nel 1286 ribadì l'ordine di ...
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Giovanni XII
Roland Pauler
Nacque verso il 937 dal prefetto romano Alberico II e da Alda, figlia del re Ugo d'Italia. Discendeva dunque, per parte di padre, dalla famiglia dei duchi di Spoleto: suo [...] , le fonti registrano la sua morte senza commenti; secondo la polemica versione del mordace vescovo di Cremona, G. morì senza penitenza e senza estrema unzione per le conseguenze di un colpo apoplettico, che lo colse, come un giudizio divino, mentre ...
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STEFANO I, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 24, lo dice romano di nascita, "ex patre Iobio". Fu eletto vescovo di Roma il 12 marzo 254, pochi giorni dopo la morte del predecessore Lucio. [...] avesse chiesto di passare alla Chiesa cattolica, e la tradizione voleva che gli venissero imposte le mani in segno di penitenza. Per giustificare questa prassi, S. osservava che neppure gli eretici, nel passare dall'una all'altra setta, erano soliti ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...