Scrittore indiano semileggendario, cui è attribuita l'opera fondamentale sul sistema filosofico del Vaiśeṣika, il Vaiśeṣikasūtra ("Aforismi sul Vaiśeṣika"). Avrebbe osservato una vita di penitenza e dalla [...] sua alimentazione ascetica gli sarebbe derivato il nome di K. ("mangiatore di granellini di cereali"). Tale nome può anche significare "mangiatore di atomi", e alluderebbe allora alla teoria atomica del ...
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Terziaria francescana (Laviano, Perugia, 1247 - Cortona 1297). Alla morte violenta (1274) di un nobile con cui viveva in concubinato, M. si diede a vita di penitenza e si fece terziaria francescana dedicandosi [...] all'assistenza ai malati. Le sue esperienze mistiche sono narrate dal suo confessore Giunta Bevegnati nella Legenda beatae Margaritae. Canonizzata nel 1728; festa, 22 febbraio ...
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Domenicano (Bergamo 1304 - Smirne 1346). Dopo avere studiato a Pavia e a Genova, predicò in varie città italiane. Nel 1335 condusse un grande pellegrinaggio di penitenza del tipo dei flagellanti, da Bergamo [...] a Roma. Caduto in sospetto della curia avignonese e del papa Benedetto XII, fu sottoposto a processo: gli fu interdetto l'ufficio della confessione e della predicazione, fu espulso dall'Italia e inviato ...
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Novaziano
Antipapa (sec. 3°). Avversario a Roma di papa Cornelio, aderì al rigorismo nella questione dei lapsi (i convertiti tornati al paganesimo e poi pentiti) e della penitenza. Fu esiliato nella [...] persecuzione di Gallo (253) o di Valeriano (257). Scrisse il De Trinitate, primo trattato latino sull’argomento, e il De cibis iudaicis ...
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Vergine (Nanterre 422 circa - Parigi 500 circa), patrona di Parigi, di cui sostenne la resistenza contro gli Unni di Attila (451), rifornendola di viveri. Condusse vita di preghiera, di penitenza, di assistenza [...] caritativa; contribuì alla costruzione della basilica di S. Dionigi. Fu sepolta nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo, eretta da Clodoveo, denominata dal sec. 9º di S. Genoveffa. Le reliquie furono bruciate ...
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Oratore e teologo domenicano (Tarancón 1509 - Toledo 1560); prof. a Alcalá (1541) e a Salamanca (1546-52); al concilio di Trento ebbe parte importante (1551-52) nelle discussioni intorno alla Penitenza [...] e all'Eucaristia. Fu provinciale (1559) di Spagna. È soprattutto noto per il De locis theologicis (1563), che proseguiva l'opera del suo maestro F. de Vitoria nel rinnovamento della scolastica a fini apologetici, ...
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Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza [...] e a predicare. Bandito da Siena, riparò con 25 compagni ad Arezzo, poi in altre città vicine, quindi fu richiamato, avendo, dopo accusa di eresia, ottenuto (1367) da Urbano V l'approvazione alla sua congregazione. ...
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Figlio di Casimiro IV re di Polonia (Cracovia 1458 - Grodno 1484). Nel 1471 disputò inutilmente il trono d'Ungheria a Mattia Corvino. Governatore della Lituania, si dedicò a opere di pietà e d'austera [...] penitenza. Canonizzato da papa Leone X (1521), è il santo patrono della Lituania. Festa, 4 marzo. ...
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Vedova e monaca in Roma (metà sec. 6º). Figlia, secondo Gregorio Magno (Dial. IV, 13), del console Simmaco ucciso nel 525. Ritiratasi in un monastero sul Vaticano, si dedicò a una vita di preghiera e di [...] penitenza e ad opere di carità. Festa, 5 ottobre. ...
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Fondatore (n. Alzano, Parma, - m. 1300) della setta ereticale degli Apostolici (1260 circa). Francescano, avvicinandosi il 1260, anno indicato dalle profezie gioachimite come quello che avrebbe visto la [...] manifestazione dello Spirito, si diede a predicare la penitenza, ottenendo largo seguito, soprattutto nel Parmense; il movimento fu condannato (1286; 1290) e S. fu bruciato come eretico. ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...