È l'astenersi da qualche cosa, e particolarmente da qualche cibo o bevanda per un motivo religioso. Questa osservanza s'incontra di frequente, e può fondarsi su ragioni diverse.
1. Dalle carni di animali [...] restrizione, mentre restarono proibite le carni di tutti gli animali non acquatici nei giorni di magro, e solo a scopo di penitenza (cfr. Romani, XIV, 2 segg.).
2. Dai cibi impuri. - La ragione dell'astinenza da animali ritenuti impuri non sta né in ...
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Berta
Giorgio Petrocchi
Il nome, molto diffuso in Firenze, vale, in Pd XIII 139 Non creda donna Berta e ser Martino, genericamente per " una qualsiasi donna ", " ogni donnicciuola " anche nelle esemplificazioni [...] dei grammatici medievali. I commentatori ricordano, tra gli esempi coevi, quello suggestivo del Passavanti (Specchio di vera penitenza, Dist. VIII, cap. 3: " ... Onde ser Martino dell'aia e donna Berta del mulino più arditamente sì si mettono ad ...
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Nella storia delle religioni, in generale, operazione rituale che mira a rendere partecipi, momentaneamente o permanentemente, della divinità. I due presupposti principali dell’idea del sacramento sono [...] mancanza delle seconde costituisce un peccato di sacrilegio nel ricevente. Per es., per l’eucaristia si richiede il battesimo; per la penitenza, per l’unzione degli infermi e per il matrimonio si esige l’uso della ragione; per l’ordine sacro il sesso ...
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SACRAMENTI
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È difficile dare di questo termine una definizione adeguata. Esso ebbe nella latinità una lunga storia, e acquistò un significato religioso specifico nel linguaggio [...] sono tutti istituiti da Gesù Cristo, e non sono né più né meno di sette; cioè, battesimo, confermazione, Eucaristia, penitenza, estrema unzione, ordine e matrimonio; e ognuno di questi sette è sacramento in vero e proprio senso. 2. Essi differiscono ...
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Giuoco che consiste nel far correre e incontrare, secondo certe regole, delle palle su un tavolo ricoperto di panno al quale anche si dà il nome di bigliardo.
Storia. - L'origine del bigliardo è incerta, [...] a quella da cui giuoca. Se nell'acchitare la palla cade in buca, si perdono due punti e la palla viene messa sulla penitenza (il posto segnato a mezzo del quartiere superiore del bigliardo tra i birilli e la mattonella alta). Se va in buca il pallino ...
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È il mercoledì dopo la domenica di quinquagesima, che nel rito romano fin dai tempi di S. Gregorio Magno (590-604) inizia il digiuno quaresimale e che perciò venne detto anche in capite ieiunii. Il nome [...] sinodo di Benevento del 1091. È sorta probabilmente come libera divozione dall'uso d'iniziare con la quaresima (dal sec. IV) la penitenza pubblica, la quale portava l'uso del cilicio e della cenere.
Bibl.: J.K. Kellner, L'anno eccles., tr. it., 2ª ed ...
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porfido
Antonio Lanci
. È una " pietra durissima e di colore rosso " (Landino): Pg IX 101 Lo terzo... / porfido mi parea, sì fiammeggiante / come sangue che fuor di vena spiccia; si allude al terzo [...] tre gradini che conducono alla porta del Purgatorio, simboleggianti, come riconoscono concordemente i commentatori, il sacramento della penitenza (v. CONFESSIONE).
Circa il valore simbolico di questo colore, l'Anonimo, seguito, in genere, dagli altri ...
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GIACINTA Mariscotti, santa
Aniceto Chiappini
Nacque a Vignanello, presso Viterbo, nel 1585 da Marcantonio e Ottavia Orsini. Da giovane era data alle vanità mondane, che continuò ad amare anche dopo [...] si era fatta terziaria francescana nel convento di S. Bernardino a Viterbo. Ma nel 1615 mutò vita, dandosi a esercizi di rigida penitenza e di perfezione cristiana. Morì il 30 gennaio 1640, e fu canonizzata da Pio VII nel 1807. La sua festa cade il ...
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Figlio (m. 523) di Gundobado, re dei Burgundî, da ariano si fece cattolico (500 circa) e succedette al padre nel 516. Genero di Teodorico, re degli Ostrogoti, di cui aveva sposato la figlia Ariagne nel [...] fece uccidere il proprio figlio Sigerico, accusato di complottare contro di lui. Di questo delitto fece poi rigorosa penitenza nel monastero di Agaune (Svizzera). Assalito da Teodorico alleatosi coi re merovingi, fu fatto prigioniero e ucciso presso ...
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Mistica (Foligno 1248 - ivi 1309), detta magistra theologorum; circa il 1285 ebbe la sua "conversione"; poi, morti in breve (intorno al 1288) la madre, il marito e i figli, venduti i beni ed entrata, tra [...] la fine del 1290 e gli inizî del 1291, nel terz'ordine francescano, si diede a stretta penitenza e a intense opere di carità (specie con i lebbrosi); fu ammirata da molti, tra cui, per primo, Ubertino da Casale. Non sembra prendesse parte attiva alle ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...