Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] Roma. Fatto priore di S. Maria Novella, di cui curò il compimento, divenne vicario della diocesi di Firenze.
Opere
Scrisse lo Specchio di vera penitenza (1a ed. a stampa 1495), vasta raccolta di considerazioni, consigli, nozioni sul peccato e sulla ...
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Eremita (n. Pisa 1128 - m. 1160); dopo una giovinezza mondana, si dedicò a opere di penitenza; fu due volte in pellegrinaggio a Gerusalemme e quindi si ritirò nel monastero di S. Vito a Pisa. Festa, 17 [...] giugno; è protettore di Pisa ...
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astinenza (astinanza)
Luigi Vanossi
Nel significato corrente di " astensione " volontaria da cibi a scopo di penitenza o di purificazione, ricorre in Cv IV XVII 4 (la Temperanza... è regola e freno... [...] de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che conservano la nostra vita), in Fiore CIV 12, nelle parole di Amore a Falsembiante: Predicar astinenza i' t'ho udito, corrispondenti a " Tu vas preschant ...
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Fondatore dei passionisti (Ovada 1694 - Roma 1775). Incoraggiato dal vescovo di Alessandria a condurre una vita di penitenza, si ritirò nella chiesa di S. Carlo al Castellazzo ove scrisse le regole di [...] un nuovo ordine (1720); a Roma, nel 1721, non riuscì ad essere ricevuto dal papa, e visse in alcuni romitorî sul Monte Argentario, poi a Gaeta e a Troia in Puglia; infine nel 1725, insieme al fratello ...
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Asceta (Rossano 910 circa - S. Agata, Tuscolo, 1004); dall'età di 30 anni si dedicò a pratiche di penitenza, organizzando la vita cenobitica secondo la tradizione dei basiliani, in Calabria, poi in Campania, [...] a S. Michele in una grotta e a Serperi presso Gaeta, infine nel monastero di S. Agata, dove progettò la fondazione della badia di Grottaferrata in un vasto possedimento donatogli dal conte Gregorio di ...
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PENITENZIALI, LIBRI
Arnaldo Bertola
. Opere, nelle quali venivano catalogate le singole colpe con le rispettive pene canoniche, a uso dei direttori di anime per l'amministrazione del sacramento della [...] già dovuto provvedere a stabilire una scala di graduazione delle varie pene per la disciplina dei monaci con la penitenza privata. Inoltre l'adattamento agli usi della giustizia secolare presso i popoli barbarici, basata sul sistema del riscatto del ...
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digiuno (sost.)
Fernando Salsano
" Astensione dal cibo " (o limitazione di esso), che, condizionata dal suo scopo edificante, vale " penitenza ": Pd XXII 89 Pier cominciò sanz'oro e sanz'argento, / e [...] io con orazione e con digiuno. Per riguardo al suo effetto, significa " fame ", come nel tanto famoso e discusso If XXXIII 75 Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno (per il significato del passo, v. ...
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soddisfazione sacramentale Nella teologia cattolica, l’impegno che il penitente riceve dal confessore dopo l’assoluzione dei peccati (chiamata anche penitenza). Tiene conto sia della situazione personale [...] l’offesa recata al prossimo (per es., restituendo cose rubate o ristabilendo la reputazione di chi è stato calunniato ingiustamente) e soprattutto educare il penitente al bene, rafforzando le sue disposizioni alla virtù indebolite dal peccato. ...
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flagellanti
Nome degli appartenenti a movimenti religiosi o confraternite che praticavano la flagellazione come pena o mezzo di mortificazione e penitenza. La flagellazione, prevista a questo scopo da [...] regole monastiche e attuata da asceti, inculcata come tale da s. Pier Damiani e da s. Domenico Loricato, si diffuse tra i laici anche per l’idea che fosse mezzo espiatorio per allontanare e far cessare ...
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Storico del cristianesimo (Melleville 1849 - Rouen 1927), prete. Promosse gli studî storico-critici con una serie di importanti indagini sul sacramento della penitenza (La confession sacramentale dans [...] l'Église primitive, 1903; La Pénitence publique dans l'Église primitive, 1903) e sullo sviluppo del pensiero teologico (Études de critique et d'histoire religieuse, 1905-23); tuttora fondamentale la sua ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...