In base all'etimologia, abiura (lat. ab-iuro "nego con giuramento") significa la rinunzia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose o persone o idee, alle quali prima si aveva aderito, e [...] Chiesa quelli che erano caduti nell'eresia o nello scisma, dopo che se ne erano pentiti e ne avevano fatto condegna penitenza. La cerimonia della loro riammissione per molto tempo in occidente - cioè fino ai tempi di S. Agostino (De Baptismo contra ...
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GREGORIO Illuminatore (arm. Lusavuorič), santo
Almo Zanolli
Secondo la tradizione è il santo fondatore del cristianesimo in Armenia. Nato a Vagharsapat (257); figlio di Anak, principe parto. Durante [...] figlio Aristace, che aveva consacrato vescovo, al concilio di Nicea. Organizzata la chiesa armena, passò gli ultimi anni di contemplazione e penitenza in una grotta ai piedi del monte Sebuh e ivi morì nel 332.
A G. si attribuiscono a torto i trenta ...
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GROOTE, Gerrit (Gerardo) de; più spesso Geert Groote
Adriano H. Luijdjens
Fondatore del movimento dei Fratelli della vita comune, nacque a Deventer (Paesi Bassi) nell'ottobre 1340. Dopo aver studiato [...] in un convento di certosini presso Arnhem. Datosi poi, col permesso del vescovo di Utrecht, alla predicazione, eccitò alla penitenza e si scagliò violentemente contro gli eretici e contro la corruzione del clero, portando la sua parola infiammata a ...
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. Nato in Ispagna nell'anno 769, prete nell'804, arcivescovo di Lione nell'816, fu uno dei più eminenti personaggi dell'Impero sotto Lodovico il Pio, contro il quale si schierò apertamente, sperando che [...] per illustrare la superiorità della potestà ecclesiastica sopra quella politica. Anche della deposizione di Lodovico e della penitenza ecclesiastica, alla quale egli dovette sottomettersi a Soissons (ottobre 833), v'informa la notevole Cartula di ...
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OBSECRAZIONE
Gioacchino Mancini
. Presso i Romani, in occasione di qualche grande avvenimento felice o funesto per lo stato, s'indicevano dal senato o dai pontefici pubbliche preghiere di espiazione [...] spesso usate per indicare in genere una pubblica supplicazione. L'obsecratio propriamente detta aveva un carattere di austerità e di penitenza in espiazione di colpe e per allontanare gli effetti dell'ira divina sul popolo. Non si associa quindi all ...
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FIDANZA, Raffaele
Federica Bocci
Nacque a Matelica (prov. di Macerata) il 10 dic. 1797 da Giuseppe, titolare delle più importanti fabbriche di pannilana della cittadina, e Petronilla Conti. Dopo i primi [...] sezione pittura del concorso "L'Anonimo", indetto dalla Pontificia Accademia di S. Luca. Il suo S. Girolamo in atto di penitenza (questo il soggetto previsto dal bando di concorso) non ottenne alcun premio.
Il nome del F. è legato soprattutto alla ...
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Tra le dottrine di Origene, poi ripudiate come errori dalla Chiesa, una delle più notevoli è questa della restaurazione finale, cioè del perdono per tutti indistintamente i peccatori. Essa si ricollega [...] in maniera allegorica numerosi passi del Nuovo Testamento) che anche per ogni uomo la morte è una penitenza, e che ogni penitenza è solo disciplinare. Perciò, nella restaurazione finale di tutte le cose, peccatori e santi saranno redenti allo ...
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MONTENERO
Placido Lugano
Santuario della Vergine, posto sopra un colle in vista del mare e di Livorno. Ha origine da un'immagine di Maria, seduta su un guanciale di forma antica, a fiori e monogrammi [...] il Gera. L'antico piccolo oratorio era stato costruito dai frati del terz'ordine regolare di S. Francesco, detti della penitenza, ai quali, nel 1442, succedettero i gesuati, che edificarono la grande chiesa. Soppressi nel 1668 i gesuati, ne furono ...
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Poeta francese, nato a Chateauneuf-sur-Loire nel 1599, morto a Chalon-sur-Saône il 9 maggio 1673. A Parigi, dove strinse amicizia con Théophile de Viau (da lui pavidamente rinnegato più tardi), divenne [...] Francia, si recò in Olanda e a Venezia, facendosi notare per le sue stranezze. Visse gli ultimi anni a Chalon, con propositi di penitenza.
Bibl.: F. Lachèvre, J. V. des B., Parigi 1907; id., Disciples et successeurs de Théophile de Viau, Parigi 1911. ...
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NETTARIO patriarca di Costantinopoli
Fiorì nella seconda metà del sec. IV. Fu eletto patriarca dal secondo concilio ecumenico (381), dopo il ritiro di S. Gregorio di Nazianzo; non si sa bene in quale [...] prevalenza d'onore su tutte le sedi, dopo Roma. N. combatté gli ariani, che nel 388 gli bruciarono la casa; soppresse l'ufficio del prete penitenziere, abolendo la penitenza pubblica. Un sermone di lui è in Patrologia graeca, XXXIX, col. 1821 segg. ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...