ADIMARI, Ubaldo, beato
Arnaldo D'Addario
Figlio di Bernardo di Uberto, nato verso la metà del sec. XII, condusse dapprima in Firenze, esuberante e facinoroso, una vita di violenze, partecipando alle [...] ed entrò ell'Ordine dei Servi di Maria. Nel 1282 fu ordinato sacerdote e si ritirò nel romitaggio di Monte Senario, in penitenza. Se ne allontanò solo nel periodo 1282-1285, per accompagnare il Benizi, generale dell'Ordine, nelle sue missioni: a Todi ...
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digiunare
Fernando Salsano
" Non mangiare ": ricorre in Pg XXIII 27 Non credo che così a buccia strema / Erisittone fosse fatto secco, / per digiunar, quando più n'ebbe tema, ove, più che alla mancanza [...] !, dove è parte della metafora aperta al v. 10 (e' di speranza mi dovea nodrire). Nell'osservanza religiosa, è esercizio di penitenza o di virtù (che può anche consistere nella limitazione della quantità e della scelta dei cibi); in Pd XXVII 130 Tale ...
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BERTULFO, santo
Paolo Bertolini
Nacque, sul finire del sec. VI, da una nobile famiglia probabilmente burgunda, da genitori pagani; pagano egli stesso, si convertì ben presto al cristianesimo, probabilmente [...] Atala, di cui divenne il principale collaboratore, e a cui lo legarono filiale affetto e il medesimo desiderio di perfezione e di penitenza.
Quanto tempo B. visse a Metz, e quando si trasferì a Luxeuil, non ci è dato sapere: Il biografò di B. - che ...
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Fu il primo apostolo della Danimarca. Il papa Pasquale I gli diede nell'822 l'incarico di evangelizzare le genti settentrionali, aggiungendogli come compagno Alitgaro (probabilmente il vescovo di Cambrai [...] padre, egli è comunemente ritenuto causa della deposizione di Ludovico, il quale nell'833 dovette sottoporsi a pubblica penitenza nella cattedrale di Soissons. Dopo la restituzione dell'imperatore nell'835, E. fu costretto a rinunziare al vescovado ...
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SERRA, Junípero
Nacque a Petra (isola di Majorca) il 24 novembre 1713, morì a Monterey in California il 28 agosto 1784. A 17 anni entrò tra i francescani, si addottorò in filosofia e in teologia, e per [...] lingua e tradusse il catechismo. Richiamato nella capitale, vi divenne predicatore celebre, anche per certe forme strane di penitenza pubblica. Nel 1767 fu nominato superiore di un gruppo di francescani, che partiva in missione tra gl'Indiani della ...
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Scrittore (745 circa - 814) della corte carolingia. Di nobile famiglia della Neustria, verso il 790 fu nominato abate, sebbene laico, di Saint-Riquier. Consigliere e amico di Carlo Magno, fu suo ambasciatore [...] , poeta (fu chiamato Omero nell'Accademia palatina), gli è stata attribuita, pare a torto, la paternità del notevole frammento epico in esametri Karolus Magnus et Leo papa. Si ritirò poi in penitenza; è venerato come santo. Festa, 18 febbraio. ...
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Le fonti più antiche della sua biografia sono due leggende, le quali concordano nel dirla di Rimini e nata da Chiarello di Pietro di Zacheo; sono incerti gli anni della nascita e della morte (probabilmente [...] a lei, dovette fuggire dalla patria per le competizioni di parte, e si rifugiò a Urbino, iniziando poco dopo la sua penitenza, a 34 anni. Comincia allora una vita tutta di preghiere e umiliazioni: si dedica anche al soccorso dei miseri, e viene ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] di liberare la Chiesa di Dio, per spirito religioso e non per averne onore e denaro, sarà riconosciuto come atto di penitenza – pro omni penitentia – il viaggio che fa»81. Nelle parole del papa ciò che fa la differenza è l’intenzione penitenziale e ...
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Teologo ed erudito (Parigi 1635 - ivi 1716); fratello di Nicolas B.-Despréaux. Gallicano, fu tra i sostenitori più convinti di J. de Launay, del quale difese con acceso vigore la Regia in matrimonium potestas, [...] (1676) e il De antiquis et majoribus episcoporum causis (1678) riaffermano appunto l'uguaglianza di diritti tra vescovi e presbiteri. Oltre a indagini storico-teologiche sulla Penitenza e sull'Eucaristia, pubblicò (1700) una Historia flagellantium. ...
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Visse nel sec. IX, nel monastero dal quale tolse il nome, nella diocesi di Reims. Fin dai primi studî si mostrò sì erudito, che n'ebbe riputazione singolare di scienza e fu chiamato il sapiente. Già provetto [...] agli affari, sicché ne fu richiamato. Nell'868 era di nuovo ad Hautvilliers, pentito di qualche trascorso e intento a far penitenza. Il desiderio d'avanzare nella pietà e nell'ascetismo gli fece perfino disprezzare l'eleganza dello stile e la uurezza ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...