DELLA SCALA, Beatrice
Gigliola Soldi Rondinini
Era figlia legittima di Mastino (II), signore di Verona e Vicenza e di Taddea di Iacopo da Carrara e sorella quindi di Cansignorio, Cangrande (II) e Paolo [...] riferisce anche dei suoi interventi, riusciti o meno, a favore di persone cadute in disgrazia presso Bernabò e condannate alla pena capitale. Il Corio, che vedeva in Gian Galeazzo Visconti l'antenato del suo signore, Ludovico il Moro, ed il fondatore ...
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CHIFENTI, Gaspare
Eluggero Pii
Nacque a Livorno, in una famiglia di commercianti, da Ferdinando e Francesca Bargellini nel 1758 (come si desume dal resoconto del processo del 1811, in cui il C. si dichiara [...] al C. a un atto di generosità di questo verso un debitore. Quest'ultimo, condannato dal tribunale a saldare il debito, pena la carcerazione e la confisca dei beni, ricorse ai sovrani, i quali invitarono il C. alla concessione di una proroga e a ...
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CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] di governare Torino.
Nel 1864, nella discussione relativa, il C. si oppose alla proposta Mancini di abolizione della pena di morte. Poco dopo, in conseguenza del trasferimento della capitale a Firenze, durante i luttuosi fatti di Torino, il ...
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FATTIBONI, Vincenzo
Domenico Berardi
Nacque a Cesena il 14 marzo 1786 da Pietro e Giovanna Collinelli, del ramo cadetto di una famiglia comitale, in un ambiente subito conquistato da entusiasmi napoleonici [...] Romagna da Leone XII dopo l'attentato ravennate al card. A. Rivarola (1826), e che suo compagno di carcere, "per pena correzionale", fu brevemente quell'A. Targhini che, per il tentato ornicidio di un ufficiale di polizia, sarà ghigliottinato a Roma ...
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BROGNOLO, Fioramonte
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova in data imprecisata nella seconda metà del secolo XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico, ma seguendo le tradizioni della famiglia entrò, come il [...] il meglio di sé in certi bozzetti di vita cortigiana sapidi di mordaci allusioni, di fini ed argute riflessioni. Vale la pena di ricordare i gustosi riferimenti ai bastardi di Alessandro VI, al duca di Gandia "nepote de uno fratello de Sua Santità ...
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FIFANTI, Oderigo (Odarrigo, Oddo)
Massimo Tarassi
Figlio di Arrigo, nacque a Firenze probabilmente verso la fine del XII secolo, da un ceppo familiare di origine signorile che proprio in quel tempo si [...] il proprio gruppo familiare un ruolo di primo piano a fianco degli Uberti, egli e gli altri congiurati, per sottrarsi alla pena che il Comune di Firenze, sostenitore del "guelfo" Ottone IV, voleva loro infliggere per il delitto, si schierarono con il ...
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INTERDONATO, Giovanni
Francesca Maria Lo Faro
Noto come "il colonnello" e cugino dell'omonimo magistrato, nacque a Roccalumera, presso Messina, nel 1813 (lo smarrimento della p. 77 del registro dei [...] di Messina l'I. fu condannato a trenta mesi di reclusione per infrazione delle leggi sanitarie e forse scontò una parte della pena a Ustica, dove il 16 maggio 1858 sposò la diciassettenne Teresa Longo.
Al momento dell'impresa dei Mille l'I. sedò una ...
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BORELLI, Vincenzo
Bruno Di Porto
Nato a Modena il 5 genn. 1786 da Giulio e da Maria Malmusi, si laureò in giurisprudenza all'università di Bologna nel 1806 ed esercitò la professione di notaio. Verso [...] .
Lo Zerbini, vincendo la disposizione alla clemenza degli altri giudici con l'assicurazione che il duca avrebbe commutato la pena, fece emettere, il 18 maggio, la condanna a morte per il B., unico a subirla oltre Ciro Menotti. Accompagnò ...
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AZARI, Giuseppe Antonio
Renzo De Felice
Nacque dopo il 1770, a Re in val Vigezzo (Novara), da Giuseppe Antonio e da Anna Mellerio; trascorse però gran parte della sua vita a Pallanza, sul Lago Maggiore, [...] se a Pallanza o a Trontano. Tradotto a Novara, il Senato di Torino "a classi unite" condannò il 29 novembre l'A. alla pena di morte per impiccagione, all'abbruciamento del suo cadavere e alla confisca di tutti i suoi beni. La sentenza fu eseguita a ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Conselice, in provincia di Ravenna, il 21 febbr. 1888 da Luigi e da Maria Tabanelli. Ancora giovanissimo cominciò a lavorare come bracciante agricolo ed altrettanto [...] il F. venne prosciolto e scarcerato il 10 ag. 1928 e fu quindi inviato a Ponza per trascorrere il rimanente periodo di pena. La persecuzione del regime nei suoi confronti giunse anche a riesumare episodi trascorsi da tempo. Il 4 dic. 1928 egli fu di ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...