LASCARIS (Lascaris di Castellar), Giovanni Paolo
Luigi Cajani
Nacque nel 1560 a Castellar, nella contea di Nizza, figlio secondogenito di Giannetto e di Franceschetta di Agostino Lascaris. Apparteneva [...] arruolò soldati all'estero, ammassò notevoli scorte di viveri e munizioni, e richiamò in convento tutti i cavalieri, sotto la pena della perdita dell'abito. A Malta si raccolsero quindi 18.000 combattenti, di cui 1400 fra cavalieri e serventi d'arme ...
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LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] . Fu condannato prima in contumacia a dieci anni di carcere (10 febbr. 1824), quindi dal Supremo tribunale di revisione alla pena di morte e al sequestro dei beni (31 marzo). La notizia della sentenza lo raggiunse a Montpellier; alla fine del 1824 ...
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CARTA, Giovanni Battista
Carla Filosa
Nacque a Modena il 17 genn. 1783 da Antonio e da Angiola Brancolini. Unico figlio superstite di una famiglia modesta (suo padre era barbiere), dopo aver frequentato [...] il nome del C., sia per il suo contenuto in favore dell'inviolabilità della vita umana e dell'abolizione della pena di morte (idee che egli pienamente condivideva richiamandosi alla tradizione del Beccaria), sia per la qualità della traduzione stessa ...
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BUVALELLI, Rambertino (Lambertino)
Eugenio Ragni
Nacque a Bologna, da Guido, probabilmente tra il 1170 e il 1180.
Se la forma del nome oscilla tra "Lambertino" e "Rambertino", il cognome è più variamente [...] accettare, allorché un intervento di Onorio III presso Rolando vescovo di Ferrara gli ingiunse di rifiutare l'incarico, pena la scomunica prevista per chiunque accettasse di governare quella città, così chiaramente ghibellina. Certo il B. obbedì all ...
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Fratello di Ludovico, nacque a Roma l'8 ott. 1905 da Giovanni, incisore di pietre preziose, e da Maria Borelli. Entrato nell'artiglieria pontificia, divenne cadetto effettivo il 4 marzo 1818; contemporaneamente [...] di Stato, a. 1853, rubrica 210, fasc. 7). Ma il 15 giugno 1853 Pio IX aveva già commutato in esilio perpetuo la pena del C., il quale, nello stesso mese, fornito di un passaporto prussiano, lasciò Ancona per raggiungere a Berlino il padre e il ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] oltre tremila persone, quattrocento furono sottoposte a giudizio, in gran parte condannate. A Carlo Pavone fu comminata la pena capitale, commutata in venticinque anni di ferri; a Nisida e poi a Procida condivise un’altra esperienza fondante del ...
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BAUER, Riccardo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 6 genn. 1896 da Francesco, boemo di nascita, e da Giuseppina Cairoli. Allo scoppio della prima guerra mondiale affrettò le pratiche per ottenere la [...] con una dura sentenza. Il B. venne condannato a venti anni di reclusione.
Dopo aver trascorso buona parte della pena nelle carceri di Brescia, Genova, Alessandria e Roma, nel dicembre 1939 egli venne trasferito al confino di Ventotene. Qui ...
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LEONZIO
Gianluca Borghese
Non sono note le origini familiari di L., la cui nascita è da porre nella seconda metà del VI secolo.
All'epoca dell'imperatore romano d'Oriente Maurizio (582-602) L., grazie [...] L. per il modo di procedere, indegno della sua intelligenza e capacità di dialogo; il papa chiese inoltre che la pena per Libertino non fosse detentiva (soluzione ufficialmente non contemplata dal diritto allora vigente), ma pecuniaria, e ricordò al ...
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MALATESTA (de Malatestis), Laura detta Parisina
Roberta Iotti
Figlia di Andrea detto Malatesta, signore di Cesena, e della seconda consorte di questo, Lucrezia di Francesco Ordelaffi, nacque a Cesena [...] della M., le suppliche rivolte al signore da Uguccione Contrari e Alberto dal Sale, suoi ministri e amici, affinché egli mutasse la pena da capitale in esemplare. I due amanti furono decapitati la notte del 21 maggio 1425 insieme con il loro ruffiano ...
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CIERA PASINI, Filippo
Giovanni Scarabello
Di famiglia assai antica che gli alberi genealogici fanno risalire sino a un Cristoforo venuto a Venezia dalla Persia nei primi anni del sec. XI, il C. nacque [...] prigione, così, al C., non verranno mai resi noti né il contenuto della sua condanna né i termini della sua pena. Dapprima - e in ciò lo confortano le rituali assicurazioni del guardiano - egli pensa possa trattarsi di pochi giorni, poche settimane ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...