GIGLI, Vincenzo
Fabio Zavalloni
Nacque a Roma il 6 ott. 1823 da Francesco, discendente da una nobile famiglia di Anagni, e da Rosa Angelotti. Compiuti gli studi inferiori al Collegio romano, il G. conseguì [...] in una lettera del 1855 indirizzata al cugino mons. C. Gigli, vescovo di Tivoli). Nel 1856 il G. poté commutare la pena residua con l'esilio e negli anni seguenti, pur non rivestendo più un ruolo di primo piano, mantenne contatti con gli uomini del ...
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BOSSI, Teodoro
Maria Franca Baroni
Figlio del consigliere ducale Antonio, nacque a Milano nei primi anni del sec. XV. Fece parte anch'egli, come il padre, dei nobili dell'Aula ducale e appartenne al [...] Luigi e il figlio Antonio. Fu processato e condannato a morte per ingiurie contro la patria; il 19 febbr. 1449 la pena fu commutata nel carcere a vita. Ma un documento del 5 maggio lo dice già morto.
Aveva sposato Ursina de Siccis (successivamente ...
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BRANCALEONI, Muzio (Muzio da Assisi)
Gino Franceschini
Figlio di Francesco, che dalla natia Piobbico nella Massa di Monte Nerone militando in Umbria era divenuto cittadino di Assisi, nacque in questa [...] il papa indirizzava ancora ai magistrati di Todi una requisitoria contro il B., scomunicato e sacrilego, per vietarne l'asilo sotto pena di scomunica. Ancora il 15 sett. 1326, il pontefice rinnovava le sentenze di scomunica contro il B., reo di molte ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] Comune, non solo di aprire trattative, ma di mantenere semplicemente i contatti con i due Sforza o con loro aderenti, pena la morte. A quanti, tra i cittadini parmensi, si fossero trovati in quel momento presso i ribelli venne intimato di rientrare ...
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BIRAGO, Ludovico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1509 da Cesare e da Laura Francesca Della Torre. Fu educato al mestiere delle armi, come voleva la tradizione della famiglia che, nel corso dei secoli [...] per motivi di religione di sloggiare entro tre giorni "sotto pena della vita" e minacciava la confisca dei beni a tutti i di presentarsi entro ventiquattro ore alle autorità, "sotto pena di confiscatione della vita et beni", per dichiarare la ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] verso Stati che avevano in linea di principio la medesima dignità, non potevano ora essere trascurate, e Carlo V decise per la pena di morte che avrebbe dovuto essere eseguita a Milano.
Il B. ormai taceva e appariva quasi assente dalla vicenda che lo ...
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BRAGADIN, Marcantonio
Angelo Ventura
Nato a Venezia il 21 apr. 1523 da Marco di Giovanni Alvise e da Adriana figlia di Giovanni Bembo, in famiglia patrizia di media condizione, il suo stato sociale [...] pagate con una moneta di rame che faceva battere nella zecca locale, imponendone il corso forzoso con la minaccia della pena di morte per chi la rifiutasse, sicché, racconta un cronista, "la detta moneta correva come fusse stato oro et argento ...
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EUGENIO I, papa, santo
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un certo Rufiniano, era romano d'origine: la sua famiglia risiedeva nella prima regione ecclesiastica, la regio Aventinensis. Chierico sin dall'infanzia, [...] . Quando la notizia giunse a Cherso, Martino non protestò. Deplorò soltanto che nessun aiuto gli venisse da Roma a conforto della sua pena, ma pregò che Dio mantenesse nella vera fede i Romani e, in modo particolare, il loro nuovo pastore. Forse le ...
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GIANNONE, Pietro Celestino
Mario Pecoraro
Nacque a Camposanto, piccolo comune sul Panaro nel Modenese, il 14 marzo 1791 (e non il 5 o 15 marzo 1792 come erroneamente riportato in quasi tutti i repertori [...] , che l'obbligava però a lasciare il Ducato di Modena entro un mese e a non farvi ritorno senza uno speciale permesso, pena l'arresto. Ebbe così inizio una vita errabonda, che fece del G. quasi un paradigma dell'esule politico cui il Giusti indirizzò ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] a vent'anni da scontare nel forte di Civita Castellana. Restò in carcere fino al novembre del 1836, quando il residuo di pena gli fu commutato in trentadue anni di esilio. Non privo di appoggi a Roma, il G. poté poi evitare l'espatrio forzato ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...