GRASSETTO, Niccolò
Franco Bacchelli
Nacque, probabilmente a Piove di Sacco (Padova), dal notaio Bartolomeo agli inizi del XV secolo.
Nulla si sa della sua famiglia, che dovette però essere stata abbastanza [...] il patriarca di Venezia Lorenzo Giustinian comunicò alla curia padovana che il G. era assolto dalla scomunica e da ogni pena e censura ecclesiastica.
Dopo questa data non si hanno più notizie sul suo conto per circa venti anni. Probabilmente egli ...
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BARTOLI, Giovanni Guglielmo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Livorno nella prima metà del sec. XVIII, entrò giovanissimo nella Congregazione di S. Marco, dell'Ordine dei domenicani. Fornito di grande dottrina [...] alla reclusione al Falcone di Portoferraio e con la sospensione dalla reggenza della chiesa dello Spirito Santo. Scontata la pena, chiese invano al vescovo mons. Falchi e al suo successore, mons. Toli, di essere reintegrato nell'antica carica. La ...
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FRANCESCHI, Giacinto
Dario Busolini
Nacque a Firenze nel 1596 da famiglia di agiate condizioni. Nonostante l'opposizione della sua famiglia, ottenne di partire per Roma, dove il 16 ott. 1614 iniziò [...] di Alessandria mantenne un atteggiamento più benevolo) li condannò a morte, Fâsiladas avocò a sé il giudizio, commutando la pena dapprima in carcere duro, quindi in esilio perpetuo nel territorio degli Agaôs. Poiché anche tra questi ultimi i gesuiti ...
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BENTIVENGA da Gubbio
Olga Marinelli Marcacci
La prima testimonianza indiretta di B. risale probabilmente al 1304, anno in cui si può datare la notizia secondo la quale Giovannuzzo di Mevania, confessore [...] della Cronaca di Spello di un incarceramento di B. in tale città, donde sarebbe stato mandato a Roma a espiare la pena del suo peccato. Secondo la testimonianza di Angelo Clareno, Ubertino ricorse a uno stratagemma per riuscire ad avere le prove ...
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CAGNOLO, Francesco
Gaspare De Caro
Figlio di Paolo, lavorante setaiolo, e di Valeria Lampugnani, nacque a Milano intorno al 1528 (l'inquisitore veneziano lo riteneva quarantenne nel 1568).
Nei termini [...] , nel settembre del 1569, la richiesta del C. fu accolta. Fu disposto che egli trascorresse il periodo restante della pena nella propria casa, così da poter lavorare e sovvenire alle necessità della famiglia, libero soltanto di uscirne per la messa ...
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GHIGNONI, Alessandro
Aldo Bartocci
Nacque a Roma il 17 nov. 1857 da Giuseppe e Agnese Ubizi. Quindicenne entrò nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti): fu a Roma per il noviziato [...] , in Musica sacra, LXXXIX (1965), 3-6; XC (1966), 1-2; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 536; Suppl., p. 299; H. Anglès - J. Peña, Diccionario de la música Labor, II, p. 1059; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1922, pp. 243, 540. ...
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CUCCAGNI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel 1740 (tale data è ricavata sulla base dell'atto di morte: Jemolo, p. 29) nella diocesi di Città di Castello, probabilmente nella frazione di Selci, da [...] questa impostazione: l'unità della Chiesa doveva nella coscienza dei cattolici identificarsi con l'unità con il papa, pena la distruzione della religione; ogni altra questione, teologica o morale, passava in secondo piano, almeno quando non fosse ...
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DIODATI, Pompeo
Mario Turchetti
Figlio di Niccolò di Alessandro e di Elisabetta (Zabetta) di Girolamo Arnolfini, nacque a Lucca il 14 ag. 1542.
Le scarse notizie sulla sua giovinezza indicano che fu [...] intentare causa contro i fuorusciti clandestini. Il D. è citato con altri il 30 luglio 1567 a comparire "sub, pena amputationis capitis, ita quod moriatur et anima a corpore separetur, et confiscationis omnium et singulorum eius bonorum". Il 3 marzo ...
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GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] poteva che condurre alla condanna capitale. La ratifica della sentenza da parte veneziana, datata 4 luglio 1551, indicava esplicitamente come pena la decapitazione e il rogo del corpo, e riportava il premio di una cospicua taglia a chi procurasse la ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] è senza alcun dubbio il prete bresciano Francesco Calcagno, che venne appunto spretato a Venezia e quindi condannato alla pena capitale da eseguirsi nella sua città natale. La ricerca condotta dal Rivoire sulla storia della Riforma a Brescia ha ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...