Generale (Brescia 1778 - Milano 1866), fratello di Giuseppe, Luigi e Angelo. Appartenne all'esercito cisalpino; partecipò a varie campagne napoleoniche, distinguendosi a Wagram (1809) e durante la spedizione [...] il giuramento dei reggimenti italiani, divenuti austriaci. Condannato a morte, per sospetto di congiura contro l'Austria, la pena gli fu commutata in quella del carcere; nel 1848 il governo provvisorio della Lombardia lo creò generale in capo del ...
Leggi Tutto
Mandato d’arresto europeo
Introdotto con la decisione quadro 2002/584 dal Consiglio dell’Unione Europea, e attuato in Italia con l. 69/2005, il mandato di cattura europeo è un provvedimento giudiziario [...] mandato di cattura europeo può essere disposto in caso di condanna per fatti puniti dalla legge dello Stato membro emittente con una pena o con una misura di sicurezza privative della libertà non inferiore a 12 mesi ovvero in caso di condanna o a una ...
Leggi Tutto
Il luogo particolarmente sacro di un tempio, o recinto sacrale in cui, per la presenza della divinità, era vietato entrare o a tutti o a determinate categorie di persone (stranieri, schiavi, chi aveva [...] di volta in volta, a seconda della divinità o del rito, si trovavano in condizione di esclusione sacrale. La pena per i trasgressori era la morte. Il termine indica soprattutto ambienti sotterranei negli edifici sedi di oracoli (celebri quelli dei ...
Leggi Tutto
NOVIZIATO e NOVIZIO
Agostino Tesio
. In senso canonico noviziato è il tempo di prova, che si premette all'incorporazione nello stato religioso, e novizio è detto chi si trova in tale periodo di prova.
Si [...] per violenza, grave timore o inganno; 4. i coniugati; 5. chi già emise altri voti religiosi; 6. quelli cui sovrasta qualche pena per grave delitto; 7. i vescovi; 8. i chierici che per disposizione della S. Sede sono tenuti con giuramento a prestare l ...
Leggi Tutto
Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] il 1937, fu pubblicato nel 1950. Egli osserva che il dramma di Cavalcanti si distingue da quello di F. perché la sua pena è rappresentata in atto, cioè è intrinseca alla sua particolare forma di dannazione: egli soffre perché non sa se suo figlio sia ...
Leggi Tutto
BUCCELLATI, Antonio
Mario Caravale
Nacque a Milano il 22maggio 1831 da Luigi e da Marianna Vigoni. Dopo aver studiato nei ginnasi cittadini di S. Alessandro e di S. Marta e poi nel collegio di Gorla [...] la scuola classica e quella positivista, negando ogni valore ai principali assunti di quest'ultima. In Il concetto scientifico della pena, in Riv. penale, s. 1, VI (1875), pp. 305-332, si oppose alla teoria correzionalistica del Roeder che assegnava ...
Leggi Tutto
leggero (leggiero; leggiere)
In senso proprio, in If V 75, riferito a Paolo e Francesca, quei due che 'nsieme vanno, / e paion sì al vento esser leggieri. Il valore semantico di limitatezza di peso, levità, [...] congiunti, li distingue dalle altre anime del II cerchio, e se essa costituisca un aumento o un alleviamento della pena.
Le diverse motivazioni addotte dai commentatori al riguardo sono da mettere in relazione con le interpretazioni date del c. V ...
Leggi Tutto
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state [...] di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto di carne di Forese Donati (XXIII 51) esprime la condizione di pena dei golosi, che non hanno c. tra la pelle e le ossa (cfr. la descrizione della schiera dei golosi ai vv. 22-24); così ancora in Fiore CCXIV ...
Leggi Tutto
pazienza (nelle edizioni del Fiore, e solo in esse, sempre pacienza)
Alessandro Niccoli
Secondo l'accezione comune, è la disposizione d'animo di chi accetta e sopporta con moderazione e rassegnazione [...] Con grande umilitate e pacïenza / promisi a Amor a sofferir sua pena; IV 9 portar in pacïenza.
Dopo aver inveito contro il lusso materiata di bontà e d'indulgenza.
Dopo aver descritto la pena inflitta ai superbi, D. aggiunge: qual più pazïenza avea ...
Leggi Tutto
clemenziale
agg. Di clemenza, relativo agli atti giuridici di clemenza.
• «Seguo da sempre con attenzione e preoccupazione ‒ si legge nel testo pubblicato sul sito del Quirinale ‒ il tema della efficienza [...] può essere inoltrato dal condannato, da persone a lui vicine (congiunto, convivente o tutore) e dall’avvocato. Estingue la pena inflitta con sentenza irrevocabile, può anche annullare le pene accessorie, ma non gli altri effetti penali della condanna ...
Leggi Tutto
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...