Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] che siano già programmabili al momento dell’enunciazione, indipendentemente dalla distanza temporale (5 c. e 5 d.: domani o tra 20 , e mandò comandando a Tristano che, sotto pena del cuore [= pena la morte], non si partisse sanza suo commiato ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] contesto’ tout court) comprende la situazione fisica spaziale e temporale in cui avviene l’atto comunicativo, il suo co-testo alla realizzazione di un’opera o alla messa in atto della pena di morte.
(c) Il contesto contribuisce anche a completare il ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] sia cosa che [= poiché] Cristo abbia portata e sofferta molta pena ne la sua carne, e voi v’apparecchiate [= preparatevi] delle due frasi, che può essere ipotetico-condizionale, come in (10), temporale di diversi tipi, come in (11), (12) e (13), e ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] , la forma composta non significa che ci sia spostamento temporale rispetto alla forma semplice. In altre parole, dall’avere recare in case che la conobbero signora e contenta, la propria pena e desolazione (Pratolini 1963: 53)
(28) E noi vedemo ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] mese, l’unità-settimana, l’unità-ora.
Gli avverbi temporali possono anche far riferimento a un momento, senza però «subito dopo che, da poco»:
(26) Ma la mattina, a pena aperte le imposte, un senso di sollievo incominciò a diffondermisi per tutto ...
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Tommaseo, Niccolò
Scrittore, linguista e patriota (Sebenico, Dalmazia, 1802 - Firenze 1874). Dopo la laurea in giurisprudenza, visse alcuni anni fra Padova e Milano, lavorando come giornalista e saggista, [...] nell’esilio non abbandonò l’impegno politico, concretizzatosi soprattutto negli scritti polemici contro il potere temporale dei papi (Rome et le monde, 1851) e contro la pena di morte (Supplizio d’un italiano a Corfù, 1855). Solo nel 1854 tornò in ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...