Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] io moro,
mi struggo al tuo bel fuoco, ardo a’ tuoi lumi,
che pena! Che martir, che fier tormento!
Grazie vi rendo, oh giorno di contento!
’esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l’aria rimbombar
e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La teoria della relatività speciale nasce dall’esigenza di estendere all’elettromagnetismo [...] si sostituisce la legge di gravitazione di Newton con quella spazio-temporale e si convince così che la sua teoria è fondamentalmente giusta più significativi da questo punto di vista vale la pena di ricordare le pulsar binarie, stelle collassate che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
August Strindberg rappresenta – nell’ambito del dramma e della narrativa – la rottura [...] FIGLIA: E io mangerò cavolo sebbene sia una pena per me!
L’AVVOCATO: E così una convivenza nella pena! Il godimento dell’uno, è la tortura , anche gli audaci "drammi da camera" del 1907: Temporale, La casa bruciata, la visionaria Sonata di spettri e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tiberio Deciani
Michele Pifferi
Tiberio Deciani è figura di passaggio dalla criminalistica di diritto comune a quella dell’età moderna. Fu docente a Padova, erudito sensibile alle proposte metodologiche [...] detta o scritta dell’uomo, commesso con dolo o colpa, proibito con pena da una legge vigente, che non può essere giustificato da nessuna giusta causa , della distinzione post-tridentina tra potere temporale e spirituale, separati anche se entrambi ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] appena presentato.
Questo è un punto molto importante, che vale la pena di chiarire con le parole di Simone (1990: 365-366): dopo Berretta 1978: 164): come se bastasse chiamare espansione temporale il complemento di tempo, o espansione di luogo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A lungo valutato negativamente dagli storici della scienza, il sapere scientifico [...] convinzione che l’antichità tutta, riunita in un blocco temporale della durata di oltre 2000 anni, non abbia contribuito , relegandolo agli ultimi posti della scala sociale. Vale la pena ricordare che Platone non avrebbe dato sua figlia in sposa a ...
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Alpinismo
Guglielmo Antonutto
L'alpinismo è l'attività sportiva consistente nell'ascendere sulle montagne mediante la tecnica dell'arrampicata. Come tale esso nasce intorno alla metà del 19° secolo. [...] Si giunge così fino a prestazioni eccezionali, tra le quali vale la pena di ricordare, per tutte, la scalata, nel 1978, della cima acidificazione del tessuto muscolare. Ciò pone un limite temporale breve alla prestazione, che non esiste invece per ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] l'ordine del giorno Crispi sulla questione romana e poi pronunciandosi contro la pena di morte. Il posto in Senato lo ebbe l'8 ott. 1865 1870, gli impedì di assistere alla sospirata fine del potere temporale.
Fonti e Bibl.: Tre nuclei di lettere del L ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una “filologia” intesa quale nuovo metodo cognitivo e nelle problematiche civili [...] rovina dell’arte oratoria; ma quanto più grave era il dolore e la pena di saperlo mutilato, tanto più grande è ora la gioia, poiché la cui da secoli la Chiesa legittimava il proprio potere temporale. Il suo acume critico verso la tradizione coglie in ...
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ALBIZZI, Rinaldo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Maso di Luca e di Bartolomea di Andrea Baldesi, nacque a Firenze nel 1370, solo due anni prima del lungo esilio di Maso (1372-1381); ma la rinnovata preponderanza [...] sulla base di una larga autonomia nel complesso 4e1 dominio temporale. Nell'ottobre del 1405, scaduto il semestre della Palla, Strozzi, per intento di moderazione, riuscirono a mutare la pena capitale minacciata in un anno di esilio a Padova.
Si ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...