Giureconsulto (Palermo 1753 - ivi 1795). Fu decapitato per aver aderito alla propaganda repubblicana e aver preparato in Sicilia un moto diretto ad abbattere il governo. Scrisse: Sopra l'egualità e la [...] disuguaglianza degli uomini in riguardo alla loro felicità (1778), Sulla legislazione della Sicilia (1779), in cui sostenne l'abolizione della penadimorte; raccolse le Prammatiche del regno fino al 1579 (1791-93). ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] il delitto come violazione dell'ordine sociale (e del primitivo "contratto") e la pena come una difesa di questo: di qui la polemica contro la penadimorte "né utile né necessaria" e in contraddizione con il principio contrattualistico (giacché ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] con P. Maroncelli, fu da questo aggregato alla Carboneria. Arrestato (13 ott. 1820), fu condannato (1821) alla penadimorte, commutata poi in venti anni di carcere duro da scontarsi nello Spielberg, dove giunse il 10 apr. 1822. Ne uscì graziato alla ...
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Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato [...] antiborbonici, fuggì a Civitavecchia, poi a Genova, insieme con P. S. Mancini e altri patrioti; fu condannato in contumacia alla penadimorte e alla confisca dei beni. A Londra e a Parigi conobbe G. Pepe e V. Gioberti. Stabilitosi (1852) a Torino ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] civile nella letteraria (1872). Polemista risentito, contro il potere temporale dei papi scrisse Rome et le monde (1851), contro la penadimorte l'eloquente Supplizio d'un italiano a Corfù (1855), contro il darwinismo L'uomo e la scimmia (1869). Al ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] nell'opposizione, appoggiandosi al parlamento, e nel 1539 faceva approvare il Six Articles Act che comminava la penadimorte a chi negasse le dottrine cattoliche della transustanziazione, della comunione sotto una sola specie e del celibato dei ...
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Uomo politico (Londra 1792 - Richmond, Londra, 1878). Deputato whig dal 1813, si distinse presto per le sue battaglie liberali, opponendosi nel 1817 alla sospensione dell'Habeas corpus e divenendo dal [...] ridusse il numero dei crimini perseguibili con la penadimorte e provvide alle riforme municipali. Ministro delle degli Esteri (1852-53 e 1859-65), appoggiando l'opera di Cavour in Italia e sostenendo la neutralità britannica nella guerra civile ...
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Generale e uomo politico peruviano (Tarapacá 1797 - Tiviliche, Arica, 1867); popolarissimo e assertore della legalità, dominò la scena politica del suo paese nei decennî successivi alla liberazione. Partigiano [...] , dei privilegi ecclesiastici e militari, della penadimorte per delitti politici), promulgò nel 1860 una nel 1865, arrestato dal presidente Pezet per la sua opposizione al trattato di pace con la Spagna (1865), aderì all'insurrezione promossa da M. ...
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Regista cinematografico francese (Carcassonne 1909 - Parigi 1989). Dopo aver svolto attività di avvocato, giornalista, romanziere e poeta, esordì nel lungometraggio nel 1942, raggiungendo il primo discreto [...] all'attenzione della critica: Justice est faite, analisi di un caso di eutanasia rivissuto in tribunale; di due anni dopo è Nous sommes tous des assassins, aspra requisitoria contro la penadimorte; il tema della giustizia ritornerà nel cupo quadro ...
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Figlio (Lucca 1823 - Parma 1854) di Carlo II e di Maria Teresa di Savoia, nel 1841 ammesso a Torino in un reggimento di cavalleria, si fece notare per la sua vita sregolata. Nel 1845 sposò Luisa (Maria [...] Malta. All'abdicazione del padre (14 marzo 1849), successe nel ducato di Parma col nome di Carlo III e fu tristemente famoso nella reazione del 1849. Contrario alla penadimorte, si serviva largamente della frusta e del bastone; fu assassinato, non ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...