FIANI, Onofrio
Toni Iermano
Ultimogenito di Giuseppe e di Marianna Maffei, nacque a Torremaggiore (od. prov. di Foggia) il 10 sett. 1761.
Compiuti i primi studi, privatamente nella casa paterna di Torremaggiore, [...] 1799 lo condannò a 20 anni di lavori forzati. La pena gli fu commutata nell'esilio perpetuo. Liberato dalla galera di Castelnuovo a Parigi, Marsiglia, Tolone, Lione e poi di nuovo nella capitale francese, dove restò fino al 1805. Nel 1801 fu a Milano ...
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FIORI, Cesira
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 25 nov. 1890 da Massimo e da Giuliana Mora Morunti. Avviata agli studi, nel 1907 conseguì il diploma di maestra elementare e l'anno successivo iniziò [...] venne condannata a cinque anni di confino ed inviata a scontare la pena nell'isola di Ponza. Di qui fu trasferita, nell'aprile dell' disposizione dai comunisti romani di non rientrare nella capitale, essendo ritenuta più opportuna la sua presenza ...
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BARBARISI, Saverio
Mario Migliucci
Nacque a Foggia il 30 genn. 1780 da una famiglia di negozianti, dalla quale fu fatto educare nel monastero di Lucera; ma egli si rifiutò di seguire la carriera eccles, [...] di salute pubblica" che vigilasse sull'ordine nella capitale, messo continuamente in pericolo da liberali estremisti e tra cui il B., che si difese con abilità, e a cui la pena, come ad altri condannati, fu commutata in ergastolo nel carcere di Santo ...
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ANTALDI, Antaldo
Giovanni Tantillo
Di famiglia patrizia, nacque a Urbino nel 1770. Il padre Giovanni Battista, pur essendo un conservatore, dopo l'occupazione francese fu incaricato nel 1797 di rappresentare [...] fortezza di Ancona e condannato aM carceri di Paliano, pena commutata poi nell'esilio. Nel 1860 in qualità Roma; più tardi entrò nel Comitato Nazionale di Pesaro. In Roma capitale fu colonnello della guardia nazionale.
Bibl.: G. Mamiani Della Rovere ...
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shoensei
In Giappone, figura giuridica del possesso della terra (dal termine giapp. shoen, talvolta tradotto «maniero») introdotto nel periodo Nara, a partire dal 723 d.C. Lo s. introduceva un’eccezione [...] ne sommarono altri che appartenevano all’aristocrazia della capitale, da dove seguivano le questioni relative a essa , anche se permaneva in teoria l’impossibilità di lasciarle, pena l’arresto e la riconduzione nei villaggi originari. La nascita ...
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Ashikaga
Ramo della famiglia dei Minamoto, che diede al Giappone 15 shogun, dal 1338 al 1573. La famiglia ebbe origine verso il 1150 con Yoshiyasu, nipote di Minamoto Yoshie, ma fu Takauji, suo nipote [...] l’autorità degli ultimi A. è ormai fittizia, e a mala pena riconosciuta a Kyoto. Takauji, che era stato incaricato dal reggente di aiuto dei suoi numerosi partigiani, Takauji s’impadronì della capitale, costrinse alla fuga l’imperatore Go Daigo e mise ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...