Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] le ragioni della detenzione (I, 42.1), come infine la possibilità di ricorrere direttamente al sovrano nelle condanne gravi (penacapitale, mutilazioni).
Sul tema del rapporto tra potere temporale e spirituale si è già detto anche con riferimento al ...
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Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] ordinamento (anche di tipo presidenziale), almeno dai tempi in cui il Parlamento inglese condannò Carlo I alla penacapitale. Rientra nella medesima funzione la nomina di una parte dei componenti i tribunali costituzionali (Italia, Germania, Austria ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] pure il rapido affievolirsi e infine quasi l'estinguersi del proselitismo calvinista, oltre a quello luterano. La penacapitale inflitta nel 1553 a Michele Serveto aveva già influito negativamente sui filocalvinisti, la cui defezione si aggravò ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] (nel Trecento, quantomeno) di sodomia e falso monetario venivano puniti rispettivamente col rogo e la decapitazione. La penacapitale, distinta com'era in esecuzione semplice e esecuzione rituale, ci riporta però alla "spada della giustizia ornata ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] del Regno e l’Italia non ebbe un codice penale unitario fino al codice Zanardelli del 1889, grazie al quale la penacapitale fu abolita definitivamente.
Il secondo problema era quello del matrimonio civile, già proposto nel 1852 da d’Azeglio che ...
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Mauro Palma
Carcere
«Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» (Costituzione italiana, art. 27)
La criticità del sistema [...] solo eccezionalmente il carcere veniva previsto negli ordinamenti in sostituzione della penacapitale e delle pene pecuniarie. Per questo suo carattere secondario e sussidiario, la pena detentiva non fu oggetto di una vera e propria regolamentazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] normativa civilistica. Un dibattito intenso proprio sui temi a maggiore valenza liberale (tentativo, recidiva, cumulo, emenda, penacapitale) ma anche su reati che differentemente modulati, delineavano un diverso modello di società, come quelli a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della pena di morte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delitti e delle pene
Il Dei delitti e delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] che l’omicida merita la morte, mentre Jean-Jacques Rousseau nel Contrat social (1762) aveva giustificato il ricorso alla penacapitale nei confronti degli assassini o dei nemici pubblici che avessero infranto il patto sociale.
Intorno al 1760 i tempi ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] sua abitazione un collega di nazionalità francese, insieme con due servitori. Il giovane C. riuscì a strapparli alla penacapitale: sostenendo che la loro colpa era "puro omicidio", non "assassinio premeditato" né tantomeno reato contro l'ordine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] nel 1911 lamentava il «lusso» della abolizione della penacapitale davanti alle crescenti «delinquenza e malavita» (La , il c.p. stravolgeva l’ordine liberale, a cominciare dalla pena di morte, già reintrodotta nella legge per la difesa dello Stato ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...