Dario I, re di Persia
Pietro Mander
L'organizzatore dell'Impero persiano
Dario I fu il sovrano che diede all'enorme Impero persiano, fondato da Ciro II il Grande, un assetto stabile e centralizzato. [...] : rilievi con iscrizioni rupestri e regge sfarzose. Vale la pena di soffermarsi a considerarle. Il rilievo di Behistun (Bisutun e Pasargade, a Susa (l'antica capitale dell'Elam) e a Ecbatana, la storica capitale dei Medi. Per costruire questi palazzi ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] del Cinquecento.
In Polonia il movimento sociniano ebbe la sua capitale nel centro culturale di Raków; il periodo più fiorente fu , dei quali condivisero la sorte di Chiesa a mala pena tollerata sotto la preponderanza calvinista fino al 1690 e poi ...
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Generale francese (Roanne 1881 - Fresnes 1945), comandante della regione di Parigi (1940), dovette consegnare la capitale ai Tedeschi. Alto commissario e comandante supremo (1940) delle truppe francesi [...] del Levante, si oppose alle truppe britanniche e golliste in Siria e nel Libano (1941). Nel 1945 fu condannato a morte, pena commutata in quella della reclusione. ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] all’antico sistema dell’annona, che privilegiava la capitale a scapito dei produttori provinciali, sia all’organizzazione , compresi il clero e i professori delle università romane, pena il licenziamento. Pio VI provvide a far pervenire da Firenze ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] Leonardo» come un fatto in qualche misura sorprendente, che valga la pena di narrare a un pubblico colto e pronto a vedere in lui proprio in questo momento essa faccia capolino nella capitale del ducato sforzesco sembra confermarlo il fatto che anche ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] Pietro, che egli fece marchese di Ancona. L'ingente capitale accumulato con i redditi delle sue varie prebende gli permise gennaio 1296) una lettera per ammonire il Comune perché, sotto pena d'interdetto, vietasse all'ex tribuno il ritorno in città ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] sposata con un ebreo di Mantova. Per impedire la fuoriuscita di capitali dalla città e dallo Stato Odescalchi arrivò a sottrarre la sposa alla ordinarie dei pontefici. Le entrate temporali a mala pena supplivano per metà ai bisogni generali e non ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ed eterogenea che dovette essere attiva nella capitale angioina sotto la direzione del maestro fiorentino. cat. 54) della National Gallery of Art di Washington. Vale la pena di riaffermare in questa occasione che il Santo Stefano Horne rappresenta uno ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] a rispettare la tregua bandita dal cardinale de Curty, pena le più gravi censure ecclesiastiche (30 gennaio), anche di Luchino, il quale lo scortò con ogni onore sino alla capitale.
La pace, dunque, era stata conclusa ma riguardava solo il Visconti ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] sociale del colpevole. Nel secondo caso, la pena era quella infamante della decalvatio, cioé della rasatura sede per centosessantasette anni degli esarchi d'Italia, in quella Ravenna capitale dei domini conservati dall'Impero tra le Alpi e lo stretto ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...