MALATESTA (de Malatestis), Laura detta Parisina
Roberta Iotti
Figlia di Andrea detto Malatesta, signore di Cesena, e della seconda consorte di questo, Lucrezia di Francesco Ordelaffi, nacque a Cesena [...] aveva raggiunta per condurla entro i confini del suo Stato.
La capitale, Ferrara, era una città pacifica e in crescita, ma vi Sale, suoi ministri e amici, affinché egli mutasse la pena da capitale in esemplare. I due amanti furono decapitati la notte ...
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CARAFA, Ettore
Francesco Barbagallo
Conte di Ruvo, nacque in Andria il 29 dicembre del 1767, primogenito di Riccardo duca d'Andria, gran siniscalco del Regno, e di Margherita Pignatelli di Monteleone, [...] la complicità del tenente Ferdinando Aprile, condannato poi alla pena di morte tramutata in ergastolo, e la probabile fonti - giunse prima a Roma, quindi a Milano, capitale della Repubblica cisalpina, dove entrò nelle simpatie del Joubert, ...
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PEZZA, Michele
Flavia Luise
Nacque nel 1771 a Itri, piccolo centro arroccato lungo la via Appia tra Fondi e Formia, da Francesco e Arcangela Matrullo.
La modesta ascesa sociale del nucleo familiare, [...] Repubblica Romana, nel 1797 presentò domanda di commutare la pena per il reato commesso nel servizio militare e nell’ottobre Salerno e identificato, il 3 novembre fu portato nella capitale in una vettura circondata da lancieri polacchi. Il 10 ...
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CARIMINI, Luca
Giorgio Ciucci
Nacque a Roma il 4 maggio 1830 da Pasquale e Lucia Bellucci, in una famiglia di artigiani.
Dopo la morte del padre, il C. nel 1844 entrò nella bottega di un marmista; nel [...] Sudamerica: in Brasile, chiesa della Beata Vergine della Peña a Recife, restauro della cattedrale di Belem, pulpito passim;G.Accasto-V. Fraticelli-R. Nicolini, L'archit. di Roma capitale, 1870-1970, Roma 1971, pp. 35-46; G.Spagnesi, Edilizia romana ...
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ARGENTI, Felice
Mario Barsali
Nato a Viggiù (Varese) il 2 marzo 1802 da Davide e Marianna Ganna, compì i primi studi a Milano, entrando poi come praticante nella ragioneria della Mensa arcivescovile.
Non [...] , poi all'Avana, dove restò un mese, e nella capitale del Messico, dove prese parte a una cospirazione repubblicana contro l al carcere duro a vita, da espiarsi in fortezza; modificata la pena in condanna a morte dalla Corte d'appero di Milano il 25 ...
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CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] 1864, nella discussione relativa, il C. si oppose alla proposta Mancini di abolizione della pena di morte. Poco dopo, in conseguenza del trasferimento della capitale a Firenze, durante i luttuosi fatti di Torino, il municipio lo incaricò di stendere ...
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Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] Lisbona, evocante il terribile terremoto che colpì la capitale portoghese nel 1755, le riflessioni sulla provvidenza campagna di stampa per il trionfo delle riforme, dall’abolizione della pena di morte alla revoca dei diritti feudali e, sia pure ...
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BRAICO, Cesare
Mario Themelly
Nato a Brindisi il 24 ott. 1816 da Bartolomeo e da Carolina Carasco, dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in medicina a Napoli nel 1845. [...] votò a favore del ministero Minghetti, appoggiò il trasferimento della capitale a Firenze, s'impegnò per ottenere i fondi necessari per dalla consorteria votando con la Sinistra l'abolizione della pena di morte. Nelle elezioni del '65 si presentò ...
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BOSELLINI, Carlo
Antonio Rotondò
Nato a Modena il 6 maggio 1764 da Lodovico e Rosa Cioni, s'addottorò in giurisprudenza all'università di Modena nel 1786. Durante un viaggio in Francia e in Inghilterra [...] con l'imputazione di lesa maestà di primo grado, passibile di pena di morte, ma fu salvato dalla vittoria napoleonica a Marengo e necessità; non viola la proprietà privata in quanto grava, non sul capitale, ma sull'uso di esso; è giusta in quanto si ...
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ANDREOLI, Giuseppe
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a San Possidonio (Modena) intorno al 1791 da genitori di umile condizione. Avviato agli studi letterari dal parroco del paese natio, da giovinetto indossò [...] di mons. A. Ficarelli, vescovo di Reggio), fu l'A. e la sua fu l'unica esecuzione capitale. La pena inflittagli appare assolutamente sproporzionata alle sue responsabilità: egli sembra essere stato piuttosto vittima delle circostanze; soprattutto la ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...