CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] di Cosimo de' Medici, si concluse con la condanna capitale. La possibilità di una non lontana scomparsa di Paolo IV ravvedimento del C., cui sarebbe seguita la commutazione della pena di morte nel carcere perpetuo. Ma nell'ultima confessione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] alla filosofia classica tedesca e frequentò i vivaci circoli intellettuali della capitale. Tra il 1846 e il 1847 aprì con Silvio una idea dello ‘Stato etico’, ed è la questione della pena di morte, dibattuta sul piano giuridico e filosofico in Italia ...
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Figlia di Carlo III d'Angiò Durazzo e Margherita di Durazzo (la parente più prossima di Giovanna I regina di Napoli, in quanto figlia di Maria d'Angiò, sorella minore di questa) nacque in Ungheria nel [...] Capua poteva impunemente fare scorrerie nella campagna circostante la capitale. La maggior parte di essi giustificava la ribellione 'Angiò, ormai abbandonati al loro destino, si dettero gran pena per raggiungere la pace. G. non aveva altra scelta ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] di quell'anno, alla Lettera ad un amico intorno alla pena di morte del 1795 (Lugano 1830), vigorosa riproposizione di lettera del F. a G. Pelli, Parigi, 8 marzo 1799).
Nella capitale francese il F. si trovava dal 28 sett. 1798 quale rappresentante di ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] la Liguria dopo l'incorporazione nell'Impero, e nella cui capitale Savona era stato prigioniero Pio VII. La nomina venne, il recarsi a Torino a dar conto di quelle e di altre accuse, pena la sospensione della pensione di "retraite" di 10.500 franchi.
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] in regioni devastate dall'usura, consentendo la formazione di capitali. In un successivo editoriale del 27 febbraio il giornale poi oppositori del fascismo. Fra gli altri e più noti vale la pena di ricordare P. Gobetti, N. Rosselli, G. Dorso, M. ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] governatore di Novara i dispacci a lui relativi. La pena decretata consisteva nella distruzione dell'opera a spese dell'autore operetta per l'occasione del suo solenne ingresso nella capitale, una Storia della gerarchia ecclesiastica dei primi sei ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] intimo travaglio alla tremenda solidarietà delle generazioni, alla pena che si paga senza personale responsabilità, alla somma per come si era ridotta a essere nel presente, la capitale cioè dell'Italietta giolittiana, un amore che non avrebbe avuto ...
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DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] regina a concedergli l'11 ott. 1807 la commutazione della pena in un ugual periodo di esilio, e il giovane poté nuova realtà politica europea dopo le "giornate di luglio"; nella capitale francese incontrò diversi esuli italiani, tra i quali G. ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] ministero, d'Agricoltura, quello per l'abolizione della pena di morte, ecc.
Secondo A. Colombo, si chiude 158/39 e 40 (G. B. Cassinis al B.: questione romana, trasferimento della capitale, Francesi a Roma); Arch. Carutti, 59/29 (il B. a D. Carutti ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...