DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] tortura, venne rilasciato. Il Boscoli e il Capponi, riconosciuti come capi della congiura, vennero, invece, condannati alla penacapitale, che fu eseguita il 23 febbraio. Della loro morte è rimasta testimonianza nel racconto poetico e commovente del ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] di perseguitare e di reprimere tutti coloro i quali dissentivano da Calvino, contrastando perfino, nell'introduzione della penacapitale per gli adulteri, l'insegnamento evangelico, che poggia sulla correzione e sulla penitenza: mai sulla violenza ...
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LIBERATORE, Pasquale Maria
Gianni Fazzini
Nacque a Lanciano, nell'Abruzzo Citeriore, il 19 sett. 1763 da Giovan Giacomo e da Giustina Capretti; fu battezzato il giorno successivo nella parrocchia di [...] l'applicazione al tentativo di reato delle stesse pene previste per il reato consumato; l'eccessivo ricorso alla penacapitale; "la immoralità delle pene del marchio, della confisca, dell'infamia, della gogna"; l'imperfetta valutazione della recidiva ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] oltre tremila persone, quattrocento furono sottoposte a giudizio, in gran parte condannate. A Carlo Pavone fu comminata la penacapitale, commutata in venticinque anni di ferri; a Nisida e poi a Procida condivise un’altra esperienza fondante del ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Unico figlio maschio nato dal matrimonio di Malatesta detto Malatesta da Verucchio con Margherita Paltonieri, sua seconda moglie, il M. è completamente [...] la vendetta del M. che, invitato Uberto nel castello di Ciola Araldi presso Roncofreddo, condannò il nipote alla penacapitale. Altri motivi di attrito emersero con Ferrantino, pur senza sfociare in tragici epiloghi. Lo stesso pontefice, temendo ...
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DORIA, Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova tra il 1530 e il 1540 da Domenico (uomo politico messosi in luce durante la repressione della congiura dei Fieschi) e da Maria Doria [...] 'Aragona duca di Terranova, in base agli accordi di scambio vigenti, la consegna di alcuni banditi colpiti da penacapitale.
Al governo genovese premeva soprattutto la consegna di Nicolò Salvago e degli uomini della sua banda, che avevano organizzato ...
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GAIVANO (Gayvanus), Giacomo (Iacopo da Gayvano, Iacopo d'Adriano)
Gastone Saletnich
Di origine cremonese, nacque intorno al secondo decennio del sec. XV. Non si hanno notizie sulla sua famiglia né sui [...] primi di novembre del 1446).
Le fonti sono alquanto discordi in merito all'accusa di tradimento che condusse il G. alla penacapitale: riconosciuta fondata da Cristoforo da Soldo e dal Platina, essa viene messa in dubbio da G. Simonetta e B. Facio, e ...
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FONTANELLI, Alfonso
Rossella Pelagalli-Cristina Scarpa
Nacque a Reggio Emilia il 15 febbr. 1557 dal conte Emilio e da Isabella del conte Raffaello Fontanelli iuniore.
Dimostrò molto presto attitudine [...] dallo stesso F. in una lettera a R. Arlotti (cfr. Santi), gli provocò l'ostilità del duca: condannato alla penacapitale, fu espulso dalla corte, spogliato dei beni e bandito dal Ducato. I rapporti con gli Estensi non dovettero però interrompersi ...
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CHIARA, Giuseppe (in giapponese, Okamoto Sanuemon; postumo, Nyūshen Jōshin Shinji)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Chiusa Sclafani (Palermo) nel 1603 ed il 2 sett. 1623 entrò nella Compagnia di Gesù a [...] gli vennero concessi due servi ed imposta la compagnia di una giovane donna, vedova di un altro condannato alla penacapitale. Ciononostante non riottenne la libertà, ma fino alla morte fu trattenuto in virtuale prigionia, prima a Tenmacho, quindi a ...
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GIURIATI, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venezia l'11 nov. 1829. Nei giorni dell'insurrezione veneziana del 1848 il padre, Giuseppe, un ricco notaio, si era messo in luce come uno degli elementi [...] gli incriminati per reati di stampa oppure sostenendo con passione la necessità di cancellare dal codice la penacapitale (Sulla pena di morte. Relazione all'Associazione degli avvocati della provincia giudiziaria di Venezia, seduta 4 ott. 1872 ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...