MONTECATINI, Antonio
Margherita Palumbo
MONTECATINI, Antonio. – Nacque a Ferrara nel 1537 da Baldassare, di famiglia nobile di origine toscana; è ignoto il nome della madre.
Allievo dell’aristotelico [...] successore Cesare d’Este di abbandonare la città, pena la scomunica. Montecatini decise allora di lasciare la , cc. 81r, 178r, 253v (cfr. G.L. Masetti Zannini, La Capitale perduta. La devoluzione di Ferrara 1598 nelle carte vaticane, Ferrara 2000, pp. ...
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LORENZINI, Augusto
Dante Marini
Nacque a Roma il 21 apr. 1826 da Pietro e Angela Selvaggi, romani. Il padre era impiegato della direzione generale del Lotto e il L., conclusi a diciott'anni gli studi, [...] Rudel, dichiarati "sedotti" a unirsi a società segreta, ebbero la pena meno pesante: cinque anni, poi ridotti a tre e infine, santa". Nascita di una capitale, Bologna 1985, pp. 610 s., 715; A. Caracciolo, Roma capitale. Dal Risorgimento alla crisi ...
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MENEGHINI, Andrea. –
Michele Gottardi
Nacque a Padova il 18 ag. 1806 da Agostino ed Elisabetta Gaggini.
Educato dall’abate G. Bernardi, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza di Padova, coltivando [...] maggio del 1865 lasciò Torino per Firenze, nuova capitale del Regno, dove partecipò senza particolari entusiasmi ai borboniche in Sicilia, schierandosi anche a favore dell’abolizione della pena di morte. È sempre di questo periodo la sua polemica ...
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GRILLO, Onofrio del
Valentina Gallo
Nacque a Fabriano, da Bernardo Giacinto e dalla nobildonna Maria Virginia Possenti, il 5 maggio 1714. Alla sua seguirono la nascita di Giuseppe e di Caterina che, [...] il G. a prendere in moglie una nobildonna romana, pena la perdita dei diritti.
Liquidate così le pretendenti di Roma il G., in villeggiatura a Fabriano, che sarebbe giunto nella capitale solo il giorno 28, quando il pontefice era morto da sei giorni ...
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SILIPRANDI, Francesco
Maurizio Bertolotti
– Nacque a Grazie, comune di Curtatone, nel Mantovano, il 23 ottobre 1816, da Giuseppe e Cecilia Palazzieri.
Negli anni della dominazione francese Giuseppe, [...] insieme ad altri trentadue fuggiaschi.
In virtù del condono della pena che all’inizio del 1857 fu concesso a tutti questi ( credenza in Dio l’origine della subordinazione degli uomini al capitale e allo Stato (I pregiudizi del popolo, in La Favilla ...
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GIRALDI, Neri
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze, il 22 apr. 1560, da Lionardo e Lisabetta di Carlo di Bernardo Medici.
Apparteneva a un ramo collaterale dell'antica famiglia dei Neri, quello detto Del [...] sosta a Ragusa, proseguì per Costantinopoli. Giunse malato nella capitale turca all'inizio di settembre dopo un viaggio molto difficile facendolo finire sotto processo. Il granduca gli condonò la pena in considerazione dei servigi resi, a patto che il ...
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FACCIOLI, Giulio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verona nel 1810 da Antonio e da Teresa Schiavoni. Poco si sa della sua famiglia, ma parecchi elementi inducono a ritenere che essa fosse molto in vista [...] precedenti, aveva fatto di Verona un punto di capitale importanza per un eventuale, prossimo sbocco insurrezionale.
Tutto con sentenza del 7 dic. 1852, a 12 anni di carcere, una pena che teneva conto del "grande pentimento" dimostrato (Luzio, p. 314) ...
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NARDI, Biagio
Fabio Zavalloni
– Nacque il 3 febbraio 1768 ad Apella (centro della Lunigiana appartenente al Ducato di Massa e Carrara) da Giambattista, piccolo proprietario terriero, e da Maria Santi, [...] la Commissione militare stataria di Modena condannò Nardi alla pena della forca da eseguirsi in effigie e alla confisca ), Milano 1934, pp. 382-384, 453, 479; L. Amorth, Modena capitale. Storia di Modena e dei suoi duchi dal 1598 al 1860, Milano 1967, ...
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EUGENIO
Giovanni Vitolo
Presbitero appartenente forse al clero romano, consigliere del papa Giovanni VIII, divenne vescovo cardinale di Ostia tra la seconda metà dell'875 ed il 15 marzo dell'877.
E. [...] rivolta: entro il termine di trenta giorni, sotto pena di scomunica, il patriarca avrebbe dovuto allontanare dalle provata anche dal fatto che, dopo il suo ritorno dalla capitale dell'Impero, il vescovo di Ostia fu inviato come legato pontificio ...
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NARDONI, Filippo
Ignazio Veca
– Figlio di Giovanni e Laura, nacque ad Ascoli Piceno il 9 novembre 1791.
Il 14 febbraio 1812, nello stato di «libero e studente» (Gennarelli, 1859, p. 68), venne condannato [...] del passaporto. Non è noto se abbia scontato tutta la pena. Il 18 ottobre 1816 venne ammesso nella 2a compagnia Giacomo Antonelli (allora pro-segretario di Stato), tornò nella capitale da semplice privato e assunse la direzione della polizia segreta, ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...