La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] del Regno e l’Italia non ebbe un codice penale unitario fino al codice Zanardelli del 1889, grazie al quale la penacapitale fu abolita definitivamente.
Il secondo problema era quello del matrimonio civile, già proposto nel 1852 da d’Azeglio che ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] legge al 315) o in Oriente, come più probabile, nel 329. L’autorità imperiale giustamente non tollera che una penacapitale sia inflitta da altri che dal legittimo potere costituito, e interviene colpendo con la massima severità i colpevoli. Inoltre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] pene. Il lavoro discute di alcune delle questioni più scottanti del diritto penale, ossia l’impiego della tortura e della penacapitale. Nella stessa Milano l’uso di questi mezzi è prassi quotidiana. L’opera è interamente frutto dell’ambiente dell ...
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Mauro Palma
Carcere
«Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» (Costituzione italiana, art. 27)
La criticità del sistema [...] solo eccezionalmente il carcere veniva previsto negli ordinamenti in sostituzione della penacapitale e delle pene pecuniarie. Per questo suo carattere secondario e sussidiario, la pena detentiva non fu oggetto di una vera e propria regolamentazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] normativa civilistica. Un dibattito intenso proprio sui temi a maggiore valenza liberale (tentativo, recidiva, cumulo, emenda, penacapitale) ma anche su reati che differentemente modulati, delineavano un diverso modello di società, come quelli a ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] la vita e i loro averi, per qualsiasi altro reato che prevede la penacapitale chi è accusato o citato dinanzi a un giudice superiore non esiti a comparire, pena la condanna per contumacia".
Questa costituzione è molto importante per la definizione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della pena di morte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delitti e delle pene
Il Dei delitti e delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] che l’omicida merita la morte, mentre Jean-Jacques Rousseau nel Contrat social (1762) aveva giustificato il ricorso alla penacapitale nei confronti degli assassini o dei nemici pubblici che avessero infranto il patto sociale.
Intorno al 1760 i tempi ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] sua abitazione un collega di nazionalità francese, insieme con due servitori. Il giovane C. riuscì a strapparli alla penacapitale: sostenendo che la loro colpa era "puro omicidio", non "assassinio premeditato" né tantomeno reato contro l'ordine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] nel 1911 lamentava il «lusso» della abolizione della penacapitale davanti alle crescenti «delinquenza e malavita» (La , il c.p. stravolgeva l’ordine liberale, a cominciare dalla pena di morte, già reintrodotta nella legge per la difesa dello Stato ...
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Gabriele Della Morte
Abstract
Gli sforzi diretti all’istituzione di una giurisdizione penale internazionale a carattere permanente hanno attraversato, con alterne vicende, tutto il corso del novecento. [...] l’art. 15 St.). La sentenza, che nel massimo dei casi può raggiungere la detenzione a vita (essendo esclusa la penacapitale), è destinata ad essere eseguita in uno degli Stati che hanno firmato un accordo che sancisce la possibilità di ospitare i ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...