ARMI e ARMATURE (v. vol. II, p. 820, s.v. Corazza; vol. II, p. 315, s.p. Elmo; vol. VII, p. 138, s.v. Scudo; vol. VII, p. 421, s.v. Spada)
M. C. Guidotti; G. Lacerenza; R. Pierobon-Benoit; Ch. Saulnier; [...] si datano tra il 630 e il 580 a.C. - e alle caratteristiche formali sono invece considerati di origine peloponnesiaca da Kukahn e Snodgrass. Una conferma a questa ipotesi può venire da alcuni elmi miniaturistici, rinvenuti a Bassae nel 1959 ...
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KALAMIS (Κάλαμις, Calamis)
P. Orlandini
1°. - Scultore greco del V sec. a. C., la cui opera costituisce il ponte di passaggio fra il primo periodo dello stile severo e l'età di Fidia. La tradizione letteraria [...] ricerca del movimento, che tanto affaticava i suoi contemporanei. Egli appartenne al gruppo di grandi scultori, attici e peloponnesiaci, da Kritios a Policleto, che posero, al centro del proprio interesse il problema statico e volumetrico; e gettò ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo egeo
Massimiliano Marazzi
Carla Pepe
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Trattare dell'agricoltura [...] attribuibili alla Vitis vinifera. La presenza e l'incremento di semi di acini d'uva in vari siti peloponnesiaci, in particolare a Lerna, sembra indicare uno sviluppo della coltura della vite in quest'epoca soprattutto nelle aree meridionali ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] panciuti (vasi di Amasis) barbati e senza coda, che possiamo chiamare satiri e che discendono da quei danzatori peloponnesiaci già considerati.
Tuttavia, questi ad un certo punto scompaiono per essere sostituiti dai sileni, specialmente verso la fine ...
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Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
SΤΟÀ (v. vol. VII, p. 503)
J. J. Coulton
Il termine greco στοά era applicato a varî tipi di portico: stretto e allungato, isolato o collegato a un edificio o ancora facente [...] generale, le idee sviluppate in precedenza in quella città sono adottate come convenzioni, tuttavia, come in altri edifici peloponnesiaci, in alcune s. vengono introdotti capitelli corinzi (portico meridionale a Olimpia). La maggior parte dei tipi di ...
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Vedi FIGALIA dell'anno: 1960 - 1994
FIGALIA (Φιγαλία, Φιγάλεια, Φιγαλέα; Phigalia)
L. Guerrini
Antica città greca nella zona O dell'Arcadia, situata al di sopra di una terrazza montuosa a picco su una [...] illuminazione e aereazione dello spazio tra il soffitto e il tetto.
Il tempio, in ciò seguendo l'uso dei templi peloponnesiaci, presentava una serie di metope lisce sulla peristasi mentre, in corrispondenza del pronao e opistodomo, aveva una serie di ...
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ZACCARIA, Martino
Antonio Musarra
– Nipote di Benedetto, figlio di Paleologo e di Giacomina Spinola, appartenenti a famiglie di origine genovese, Martino nacque negli ultimi decenni del XIII secolo; [...] degli Zaccaria, che, persi i domini nell’Egeo e abbandonato ogni interesse commerciale, si ritirarono nelle proprie baronie peloponnesiache. Già dal 1327, Bartolomeo risulta nominato marchese di Boudonitza e signore di Damala. Il vero artefice della ...
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TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] , VI A, 1936, c. 1232, s. v., n. 2; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 156; A. Adriani, in Enciclopedia Universale dell'Arte, IV, 1958, c. 540, s. v. Ellenistico; E. Paribeni, ibid., X, 1963, c. 518, s. v. Peloponnesiaci centri e tradizioni. ...
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OLIMPIA ('Ολυμπία, Olympia)
Goffredo Bendinelli
Sorge in una valle sulla riva destra del fiume Alfeo, che ivi, accresciuto dal Cladeo, suo affluente di destra, si dirige con larghi meandri al mare, distante [...] a riconoscere in quelle sculture lo stile di artisti piuttosto anteriori che posteriori alla fioritura di Fidia; scultori peloponnesiaci, fors'anche di origine locale, dell'Elide.
Filippeĩon (e). Aggiungiamo tra i luoghi di culto il tempietto votivo ...
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Nacque da Demetrio Poliorcete e da Fila figlia di Antipatro, probabilmente nel 320-319 a. C., giacché alla sua morte nel 240-239 aveva 80 anni. Fu soprannominato Gonata, secondo Porfirio, perché nato a [...] Atene, la cui politica era diretta da Cremonide, dal quale la guerra prese il nome. Atene, aderendo alla lega peloponnesiaca, doveva contare soprattutto sull'intervento di Tolomeo Filadelfo; questi però mandò, sì, navi e sussidî, ma non intervenne in ...
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peloponnesiaco
peloponneṡìaco agg. [dal lat. Peloponnesiăcus, gr. Πελοποννησιακός] (pl. m. -ci). – Del Peloponnèso, penisola della Grecia merid., tra i mari Ionio e Egeo, unita alla Grecia centr. dall’istmo di Corinto e comprendente diverse...
lega1
léga1 s. f. [der. di legare]. – 1. Accordo temporaneo di due o più stati che si uniscono per il raggiungimento di un fine comune: fare, formare una l.; unirsi, mettersi in l.; stringere una l. o stringersi in l.; sciogliere una l., rompere...