McLaren, Norman
Alfio Bastiancich
Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l'11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, [...] del cinema) e portate al massimo livello espressivo vi sono le varie forme di disegno diretto su pellicola (graffiando o incidendo l'emulsione fotografica, creando in tal modo effetti di profondità di campo e addirittura di stereoscopia), il suono ...
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Ray, Man (noto anche come Man-Ray)
Massimo Galimberti
Nome d'arte di Emmanuel Rudnisky, pittore, fotografo, designer, scrittore e regista cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 27 agosto [...] à la raison fu elaborato in una sola notte, incollando in modo casuale alcuni spezzoni di pellicola impressi attraverso la tecnica fotografica dei rayographs e aggiungendo poche riprese, girate per prolungare la proiezione. L'idea era quella di ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] dei metalli, si occupò di ricerche cinetiche, fotografia, teatro e cinema, realizzando anche i cosiddetti fotogrammi, fotografie senza macchina fotografica ottenute lavorando direttamente sulla pellicola, sulla scia di Man Ray. Quasi naturale ...
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Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] fenomenologico: "L'astanza a cui può aspirare il cinema tramite la fotografia (e il suono registrato) può apparire allora un misto di teatro , nella capacità di attraversare svariati supporti, dalla pellicola al video al DVD. Il transito fra un ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] superamento del teatro
La messa in scena teatrale era, insieme alla fotografia, il modello di riferimento, negli anni Dieci, di operatori e r autorizzazioni preventive, permesso per comprare la pellicola, troupe sindacale, attori professionisti, ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] personaggi: l'inserimento della parola nel corpo stesso della pellicola consente di rinforzare ed esplicitare il senso di quanto p. 18).Il cinema della tarda modernità: oltre l'immagine fotografica, oltre il consumo collettivo. ‒ Gli anni Ottanta, e ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] e delle finalità. Molti anonimi attori iniziarono le loro carriere negli studi fotografici delle principali ditte londinesi specializzate, per poi finire sul set delle prime pellicole cinematografiche.Il periodo fra il 1877, anno in cui per la prima ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] può cominciare solo là dove la relazione riproduttiva e fotografica venga destituita a vantaggio di un processo costruttivo che bambino che ride e poi quello stesso volto impresso su pellicola, egli non fa che orientare la visione dello spettatore ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] ), noir di esordio di Stanley Kubrick che ne firma anche la fotografia; e dopo il kolossal a colori Spartacus (1961), Kubrick usa di assai maggior potenza data la non grande sensibilità della pellicola; sia per ragioni di convinzione (e convenzione) ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] il loro funzionamento avviene "al di sotto" dell'analogia fotografica e fonografica; i secondi, al contrario, come quelli relativi base, relativi al supporto, allo scorrimento della pellicola, alle caratteristiche dello schermo; codici visivi, ...
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pellicola
pellìcola s. f. [dal lat. pellicŭla, dim. di pellis «pelle»]. – 1. non com. Pelle sottile; per estens., buccia sottile di alcuni frutti, e qualsiasi membrana che abbia l’aspetto di una pelle molto fina. 2. Sinon. di film nel sign....
fotografico
fotogràfico agg. [der. di fotografia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la fotografia, come processo e come immagine, che serve per la fotografia, ottenuto con la fotografia: macchina f. (o meglio apparecchio f.), apparecchio per...