MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] dei metalli, si occupò di ricerche cinetiche, fotografia, teatro e cinema, realizzando anche i cosiddetti fotogrammi, fotografie senza macchina fotografica ottenute lavorando direttamente sulla pellicola, sulla scia di Man Ray. Quasi naturale ...
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Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] fenomenologico: "L'astanza a cui può aspirare il cinema tramite la fotografia (e il suono registrato) può apparire allora un misto di teatro , nella capacità di attraversare svariati supporti, dalla pellicola al video al DVD. Il transito fra un ...
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DI GIORGIO, Anna Maria
Ludovico Giulio
Nacque a San Daniele del Friuli (prov. di Udine) il 22 dic. 1897 da Pietro e da Gioseffa Melihem.
Dopo gli studi secondari, trasferitasi a Firenze per seguire [...] stessa immagine viene osservata nella identica posizione assunta dalla pellicola durante la ripresa, cioè col capo flesso dorsalmente l'asse ottico dell'obiettivo nel momento della ripresa fotografica. Il giudizio complessivo dipende, com'è chiaro, da ...
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AMBROSIO, Rinaldo Arturo
Roberta Ascarelli
Nacque a Torino il 3 dic. 1870 da Biagio e Isabella Craveri, in una famiglia della piccola borghesia cittadina che lo avviò alla professione di ragioniere. [...] dove lavorava, aprì un piccolo negozio di articoli ottici e fotografici nelcentro di Torino.
Il negozio di via S. Teresa divenne prodotto: per far fronte alla domanda sempre crescente di nuove pellicole, l'A. decise di costruire un nuovo teatro di ...
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DI VENANZO, Gianni
Roberta Ascarelli
Nacque a Teramo il 18 dic. 1920 da Domenico e da Luigina Trinietti. Nel 1937 una precoce passione per il mondo del cinema lo indusse a trasferirsi a Roma e, pochi [...] scene di penombra dei due film e affidando il sapiente impasto luminoso alla sensibilità delle pellicole. Diversa nei timbri, ma non per questo meno riuscita, la fotografia del film di Rosi del 1961 Salvatore Giuliano, che gli valse il quarto Nastro ...
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FASOLO, Bernardino
Marzia Cataldi Gallo
Figlio di Lorenzo, nacque a Pavia nel 1489 come si ricava da una notizia pubblicata dall'Alizeri (II, pp. 237; III, p. 247), in cui si afferma che egli giunse [...] a larve sono visibili solo attraverso la documentazione fotografica). Tuttavia il cantiere dei Fasolo ebbe scarso seguito anche se il giudizio è reso difficile dalle estese cadute di pellicola pittorica, la figura di s. Siro in trono e la Madonna ...
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PINNA, Franco
Marco Andreani
PINNA, Franco. – Nacque il 29 luglio 1925 a La Maddalena (Sassari), da Pietro e da Maria Pais.
Nel 1935 si trasferì con la famiglia a Roma. Interrotti gli studi per geometri, [...] avviene coi fotogrammi di una pellicola cinematografica. Tale tecnica, ben più cerebrale, il 2 aprile 1978.
Fonti e Bibl.: D. Carpitella, F. P. e la fotografia etnografica in Italia, in Id., Viaggio nelle terre del silenzio, Milano 1980, pp. 4-11 ...
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Riefensthal, Leni (propr. Helene Bertha Amalie)
Melania G. Mazzucco
Regista, attrice e produttrice tedesca, nata a Berlino il 22 agosto 1902 e morta e Pöcking (Baviera) l'8 settembre 2003. Già ballerina [...] grado di passare dal cinema muto al sonoro, dal documentario alla fotografia a colori, la R. appare, nono-stante le sue ambiguità, film (con nuovo sonoro e nuovo montaggio), al recupero delle pellicole da lei girate negli anni Trenta e a una serie di ...
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Marker, Chris
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Christian-François Bouche-Villeneuve, regista cinematografico francese, nato a Neuilly-sur-Seine il 29 luglio 1921. Cineasta enigmatico (sui cui dati anagrafici [...] ampio corpus di opere in pellicola o in video difficilmente classificabili, poiché vi si mescolano in un'unica tessitura linguistica documentario, finzione e sperimentazione. Dopo gli studi di filosofia, lavorò come fotografo e giornalista; fu anche ...
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Depardon, Raymond
Grazia Paganelli
Fotografo, giornalista e regista cinematografico francese, nato il 6 luglio 1942 a Villefranche-sur-Saône (Rhône). Nel corso della sua intensa carriera di regista [...] il suo primo reportage che lo consacrò tra i fotografi emergenti più ricercati dell'epoca, portandolo negli anni regista che cerca, tra la folla, un volto di donna per la pellicola che dovrà girare. D. si è dedicato ancora al documentario con i ...
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pellicola
pellìcola s. f. [dal lat. pellicŭla, dim. di pellis «pelle»]. – 1. non com. Pelle sottile; per estens., buccia sottile di alcuni frutti, e qualsiasi membrana che abbia l’aspetto di una pelle molto fina. 2. Sinon. di film nel sign....
fotografico
fotogràfico agg. [der. di fotografia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la fotografia, come processo e come immagine, che serve per la fotografia, ottenuto con la fotografia: macchina f. (o meglio apparecchio f.), apparecchio per...