BARUFFI, Giuseppe Francesco
Narciso Nada
Nacque a Mondovì - Pian della Valle (Cuneo) il 15 ott. 1801 da Pietro, notaio in quella città, e da Margherita Gastone, cugina di quel Michele Gastone che fu [...] divulgativa dal titolo Il pellegrino senza santuari, Milano 1960. Al suo viaggio in Russia dedica un capitolo N. Kautchtschischwili, Silvio Pellico e la Russia, Milano 1963, pp. 62-87. Per la sua attività di consigliere comunale a Torino si vedano ...
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DELILIERS, Vittore
Cesare Clerico
Nacque a Ferrara il 1° ag. 1849 da Vincenzo e Anna Levorati discendente da Filippo Maria Liliers, aio alla corte del granduca di Toscana dopo il 1720 e conte palatino, [...] per critici e musicologi: moltissimi giovani cantanti, poi divenuti stelle di prima grandezza, passarono dal suo studio in via Silvio Pellico per essere giudicati; fra gli altri, Toti Dal Monte, inviata a lui da Giulio Ricordi per averne un parere ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] 1820all'11 giugno 1821,alla quale data il Romagnosi fu arrestato sotto l'accusa di non avere denunziato S. Pellico, che avrebbe voluto aggregarlo alla carboneria. Il discepolato non riprese dopo la scarcerazione del Romagnosi (6 dic. 1821), perché ...
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FAGNANI, Antonietta
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Babila, il 19 nov. 1778, ultimogenita di Giacomo, marchese di Gerenzano (nato a Milano il 1° sett. 1740), e di Costanza [...] quell'epistolario è interessante. Avvenuta la reciproca restituzione fra gli amanti, il Foscolo affidò le proprie lettere a S. Pellico, dopo l'arresto del quale furono rilevate da G. Del Taia per conto di Quirina Mocenni Magiotti, che le consegnerà ...
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DANDOLO, Emilio
Renato Giusti
Nato a Varese il 4 apr. 1830 dal conte Tullio e da Giulietta Bargnani, dopo esser stato tre anni, fino al 1843, nel collegio di Monza diretto dal barnabita p. Piantoni, [...] verso le autorità di governo in Lombardia e Piemonte, o verso l'operato del Mazzini durante la Repubblica romana. Lodato dal Pellico per il candore e l'onestà, dal Capponi per il senno, i moderati pensieri e lo spirito religioso, venne definito dal ...
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FALLETTI (Falletti di Villafalletto), Pio Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 9 apr. 1848, figlio naturale del conte di Villafalletto Francesco Giuseppe (Villafalletto, 16 febbr. 1805-Torino, [...] dei quali venne stampando successivamente: i Saggi (Palermo 1885), lavoro forse dettato dalla nostalgia per la patria piemontese, che comprende Silvio Pellico e la m.sa di Barolo, La lotta per le Alpi e Carlo Emanuele I, L'ultimo marchese d'Azeglio e ...
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CASTAGNOLI, Achille
Renzo Paci
Sarebbe nato a Cervia nel 1810 (secondo altri, a Lugo o a Ferrara nel 1811) da Antonio, colonnello della guardia civica riminese, che, divenuto in seguito armatore, andò [...] utilizzato per una tragedia, riedita nel '41 su Il Solerte dal C., che la giudicava migliore di quella del Pellico.
Il C. si era proposto, come dichiarò nella prefazione dell'edizione definitiva del 1841 a Firenze per interessamento della Borzaghi ...
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GRAY, Ezio Maria
Giuseppe Sircana
Nacque a Novara il 9 ott. 1885 da Luigi e da Licinia Santini. All'età di diciotto anni intraprese l'attività giornalistica, esordendo nella Riforma di Ferrara, per [...] Bologna 1930; Crescendo di certezze, Roma 1930; Credenti nella patria, Milano 1934; Antonio Cecchi, ibid. 1935; Silvio Pellico, ibid. 1936; Francesco Caracciolo e la Rivoluzione napoletana, ibid. 1936; L'Italia ha sempre ragione. Cronache del regime ...
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CICCONI, Luigi
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) il 12 dic. 1804 da Elpidio e Giovanna Perucci. Primo di tre fratelli, crebbe nella casa natale, dimostrando precoci doti [...] che gli vengono attribuiti ci sono l'Alfieri, il Monti e anche il Niccolini, ha ragione qualcuno ad aggiungere il Pellico e il Manzoni tragico, dai quali deriva con superficialità certi accenti genericamente patriottici e moralistici.
Opere: Ode alla ...
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FAVA, Angelo
Nicola Raponi
Nato a Chioggia (prov. di Venezia) l'8 apr. 1808 da Gian Giacomo e da Teresa Meneghini. Trascorse gli anni giovanili a Verona, ove il padre era funzionario di polizia. Iscrittosi [...] di taluni politici e il conservatorismo d'altri. A Torino ebbe contatti con M. d'Azeglio, C. Balbo, S. Pellico, A. Rosmini (anche a motivo dell'ufficio che rivestiva nell'amministrazione della Pubblica Istruzione) e con il mondo dell'emigrazione ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...