GRAY, Ezio Maria
Giuseppe Sircana
Nacque a Novara il 9 ott. 1885 da Luigi e da Licinia Santini. All'età di diciotto anni intraprese l'attività giornalistica, esordendo nella Riforma di Ferrara, per [...] Bologna 1930; Crescendo di certezze, Roma 1930; Credenti nella patria, Milano 1934; Antonio Cecchi, ibid. 1935; Silvio Pellico, ibid. 1936; Francesco Caracciolo e la Rivoluzione napoletana, ibid. 1936; L'Italia ha sempre ragione. Cronache del regime ...
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CICCONI, Luigi
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) il 12 dic. 1804 da Elpidio e Giovanna Perucci. Primo di tre fratelli, crebbe nella casa natale, dimostrando precoci doti [...] che gli vengono attribuiti ci sono l'Alfieri, il Monti e anche il Niccolini, ha ragione qualcuno ad aggiungere il Pellico e il Manzoni tragico, dai quali deriva con superficialità certi accenti genericamente patriottici e moralistici.
Opere: Ode alla ...
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Cecoslovacchia
Riccardo Picchio
Le terre ceche di Boemia e Moravia che, insieme con la Slovacchia, costituiscono la moderna C., rientrarono negli orizzonti politico-culturali di D. in virtù della loro [...] ancor oggi testo. Prima di lui si devono ricordare l'abate Vincent Žák (il cappellano dello Spielberg di cui parla Silvio Pellico ne Le mie prigioni), il quale tradusse il III dell'Inferno nel 1829; nonché Frantísek Doucha, autore di un Kvetný vybor ...
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VINCENTI, Giovanni
Giacomo Girardi
VINCENTI (De Vincenti), Giovanni. – Nacque a Verona il 9 giugno 1815 da Vincenzo, custode della Camera di commercio, e da Apollonia Signori.
La famiglia comprendeva [...] di intrattenere, nei suoi ultimi anni, un rapporto costante con il sacerdote Vincenzo Ziack, già confessore di Silvio Pellico durante la sua reclusione, ma il completo isolamento cui era costretto sembrò compromettere irrimediabilmente anche la sua ...
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ROMANCE
Salvatore Battaglia
Componimento lirico-narrativo spagnolo, a sfondo leggendario e inizialmente con andamento epico. È documentato verso la meta del sec. XV: il migliore poeta del Cancionero [...] d'ideali poetici e di umana sensibilità, che avvicinava l'antico romance al tipo della ballata (si pensi al Pellico e alla sua tecnica poetica), del Lied tedesco, della nuova romanza musicale francese ed europea. Ma nelle regioni popolari ...
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SALGARI, Emilio
Claudio Gallo
Giuseppe Bonomi
SALGARI, Emilio. – Nacque a Verona il 21 agosto 1862, secondogenito di tre fratelli: il primo, Paolo, nato nel 1861, e la terza, Clotilde, nata nel 1864. [...] , vi nacque il 18 dello stesso mese.
Per gli Speirani scrisse racconti e romanzi a puntate su varie riviste: Silvio Pellico, L’Innocenza, Il Giovedì, Il novelliere illustrato: le grandi pesche nei mari australi (1894); Il tesoro del presidente del ...
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FAVA, Angelo
Nicola Raponi
Nato a Chioggia (prov. di Venezia) l'8 apr. 1808 da Gian Giacomo e da Teresa Meneghini. Trascorse gli anni giovanili a Verona, ove il padre era funzionario di polizia. Iscrittosi [...] di taluni politici e il conservatorismo d'altri. A Torino ebbe contatti con M. d'Azeglio, C. Balbo, S. Pellico, A. Rosmini (anche a motivo dell'ufficio che rivestiva nell'amministrazione della Pubblica Istruzione) e con il mondo dell'emigrazione ...
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CARAFA, Michele Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 17 nov. 1787. figlio cadetto di Giovanni principe di Colubrano e duca d'Alvito e di Teresa Lembo, divenuta in seconde nozze principessa di [...] 29 ag. 1827, in collaborazione con A. A. Leborne e con il titolo Les deux Figaro); La Festa di Bussone (libretto di S. Pellico, Milano, teatro Re, 28 giugno 1820); La Capricciosa e il soldato o sia Un momento di lezione (libretto di J. Ferretti, Roma ...
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MARTINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Sustinente, presso Mantova, il 7 ag. 1803 da Pietro, agricoltore, e da Annunciata Pinotti. I genitori, ferventi cattolici, lo educarono ai valori religiosi [...] di ascesi la via d’uscita dalla disperazione. La dimensione del martirio cristiano ne usciva accentuata (un po’ come nel S. Pellico delle Mie prigioni, ma in una condizione psicologica ben più grave), a maggior gloria non solo di Dio ma anche della ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] (1841), Lucca (1843) e Genova (1846), che furono occasione di scambi fecondi con i protagonisti della cultura liberale (S. Pellico, A. Rosmini, V. Gioberti, N. Tommaseo, con i quali ebbe contatti anche epistolari).
Si preparavano in tal modo le ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...