BATTAGLIA, Giacinto
Mario Quattrucci
Nacque a Milano il 10 sett. 1803; laureatosi in medicina all'università di Pavia, non esercitò tuttavia la professione. Dopo aver collaborato alla rivista I Teatri, [...] ereditata dalle precedenti esperienze giornalistiche; i suoi drammi continuano piuttosto la tradizione del teatro patetico di S. Pellico. Anche la sua opera migliore, Luisa Strozzi, il cuinotevole successo è dovuto all'interpretazione dei più grandi ...
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BELLI BLANES, Paolo
Ada Zapperi
Nacque a Firenze nel 1774 da Vincenzo Belli e da Maria Romei. Fuggì di casa ancora in giovane età e, cambiato il proprio nome (Paolo Belli) in Pellegrino Blanes, si unì [...] " gli valsero l'amicizia e la considerazione di vari scrittori e in particolare del Foscolo, che nel 1813, quando il Pellico gli mandò la sua prima tragedia, Laodomia, per averne un giudizio, accennò proprio al B. come alla persona più qualificata ...
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CUTINI, Daria
Roberta Ascarelli
Nacque a Livorno il 16 marzo 1835 da Luigi, commerciante, e da Elisabetta Casali. Dopo alcune esperienze tra i dilettanti della sua città, venne scritturata da Antonio [...] . La C. seguì il Righetti e la Ristori in questa tournée in cui vennero rappresentate opere classiche di Alfieri, Pellico e Goldoni e, allo scioglimento di quella compagnia, entrò nella formazione del Pieri, anch'egli proveniente dalla Reale Sarda ...
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BAROLO, Carlo Tancredi Falletti marchese di
Francesco Valentini
Nacque a Torino il 26 ott. 1782 dal marchese Ottavio e Paolina d'Oncieu di Chaffardon. I Barolo furono tra i pochi nobili piemontesi che [...] 'Aristocrazia e della cultura piemontese, da Cesare Balbo a Federico Sclopis, da Cesare Alfieri di Sostegno a Pietro di Santarosa, dal Pellico al giovane Camillo Cavour. La morte lo colse a Chiari, nel Bresciano, il 4 sett. 1838.
Del B. si ricordano ...
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Nato nel 1755 dal conte Benedetto Apostoli, segretario di cancelleria, Francesco, di malferma salute, ma di spirito inquieto, desideroso di novità e d'avventura, abbandonò la carriera paterna e la patria [...] autore, più per l'importanza storica che per il valore letterario. Non è vero che le posteriori Prigioni del Pellico abbiano oscurato la fama delle Lettere Sirmiensi, assai discusse ed anche censurate dalla critica letteraria del tempo. Sebbene in ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] volle mettere in scena (le sue romanze hanno sempre qualcosa di melodrammatico e sembrano rappresentate da una ribalta) Onorato Pellico che piangesse la sorte toccata al figlio Silvio, non ebbe coraggio di vestirlo alla moderna: lo immaginò eremita ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] capo al Porta e che accoglieva il Grossi, il Torti e il Cattaneo; quello dei Di Breme, Porro Lambertenghi, Borsieri e Pellico; quello, infine, detto "supra-romantico", che si adunava in casa del Manzoni ed a cui partecipavano il Visconti, il Torti e ...
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ROMAGNOSI, Giovanni Domenico (Gian Domenico)
Gian Paolo Romagnani
– Nacque l’11 dicembre 1761 a Salsomaggiore, primo di dieci figli, da Marianna Trompelli e dal notaio Bernardino, consigliere del Ducato [...] Nel 1821, in seguito al fallimento dei moti carbonari di Napoli e di Torino e all’arresto a Milano di Silvio Pellico, Pietro Maroncelli e Federico Confalonieri, Romagnosi venne accusato su base indiziaria, a partire da alcune confessioni dello stesso ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] obbligati al lavoro, portare la catena ai piedi, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile (Silvio Pellico, Le mie prigioni, 57, p. 176)
(82) Vedere questa parodia cupa trionfare al posto dell’altra RIVOLUZIONE da lui ...
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TACCONE GALLUCCI, Nicola
Rocco Pititto
(Nicola Maria Alfonso). – Figlio di Filippo e di Rosaria Cordopatri, nacque a Mileto (Vibo Valentia) il 13 ottobre 1847, primo di sette figli.
Di famiglia nobiliare, [...] secolo Arcangelo Palmentieri), Carlo Curci (fondatore de La civiltà cattolica), Enrico Panzacchi, Giovanni Pascoli, Francesco Pellico, il cardinal Giuseppe Prisco, Gioachino Rossini, Antonio Stoppani, Giuseppe Toniolo.
«Cattolico ed Italiano per fede ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...