LUOGO, AVVERBI DI
Gli avverbi di luogo servono a specificare il luogo di un’azione, la collocazione di una persona o di un oggetto nello spazio e la distanza di una persona o di un oggetto rispetto a [...] )
– quivi ‘qui, in riferimento a un luogo già nominato’
Uscimmo da una porta che mettea sulla laguna; e quivi era una gondola (S. Pellico, Le mie prigioni)
– lungi ‘lontano’
Ecco non lungi un bel cespuglio vede (L. Ariosto, Orlando furioso). ...
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Locale in cui si servono al pubblico, oltre all'infuso da cui esso prende il nome, gelati, bibite e pasticceria. Non abbiamo notizia che nell'antichità ci fossero locali pubblici corrispondenti a quelli [...] , sono il caffè Florian, che ebbe tra i suoi frequentatori i Gozzi, l'Algarotti, il Byron, il Rousseau, il Canova, il Pellico, ecc., e il caffè Quadri. Altro caffè celebre fu quello di Menegazzo, convegno di artisti e letterati fra cui il Baretti ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] desunti dalla storia e dalla letteratura medievale o classica, a motivi di tipo romantico. Dalle tragedie in versi di S. Pellico, come la notissima e molto rappresentata Francesca da Rimini (1817), alle tragedie di C. Marenco, ambientate per lo più ...
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Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] della D.C., in " Ateneo Veneto ", XXI (1889) 320, 335-336; P.E. Petrini, Nuova interpretazione del Pape Satan, in " Silvio Pellico " XIII (1889) 175-176; G. Sabalich, Per la storia critica di un verso dantesco, in " Ateneo Veneto " XXI 2 (1889) 75 ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Carlo
Carlo Capra
Nacque a Bologna il 12 sett. 1755 dal conte Niccolò e dalla contessa Virginia Ippolita Salviati. Discendente di una nota famiglia bolognese, assurta al rango [...] , ad Indicem; I carteggi di Francesco Melzi d'Eril duca di Lodi, a cura di C., Zaghi, Milano 1958-66, ad Indices; S. Pellico, Lettere milanesi a cura di M. Scotti, Torino 1963, ad Indicem; A. Zanolini, Antonio Aldini ed i suoi tempi, I, Firenze 1864 ...
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SOMMA, Antonio
Emanuele d'Angelo
SOMMA, Antonio. – Nacque a Udine il 28 agosto 1809, figlio di Jacopo e di Teresa Rizzotti.
Frequentò il ginnasio e il liceo nella città natale. Si avvicinò al teatro [...] con l’omonimo melodramma di Felice Romani per Gaetano Donizetti (1833), e segnalandone la dipendenza da Vittorio Alfieri, Silvio Pellico e Alessandro Manzoni. Incerto tra classicismo e romanticismo, Somma si era mosso senza originalità nell’alveo del ...
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RICCIARDI, Irene
Flavia Caporuscio
RICCIARDI, Irene. – Nacque a Napoli il 14 novembre 1802 da Francesco e da Luisa Granito dei marchesi di Castellabate.
Il padre fu avvocato, consigliere di Stato sotto [...] le rappresentazioni di drammi e commedie di autori quali Carlo Goldoni, Antonio Simeone Sografi, Giovanni Giraud e Silvio Pellico. L’esperienza teatrale di quegli anni influenzò probabilmente la carriera di librettista di Irene Ricciardi che, proprio ...
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CALBO (Kalvos), Andrea
Mario Vitti
Nato a Zante (che allora apparteneva alla Repubblica di Venezia) nel 1792 da Giovanni e da Adriana Rukani, ancora fanciullo fu portato dal padre, di modeste condizioni, [...] nei cori. Nel frattempo il Foscolo, esule a Zurigo, cercava un compagno che lo assistesse, e in seguito all'impossibilità di S. Pellico, fu il C. che lo raggiunse nel giugno 1816, per seguirlo (anche se il viaggio non fu fatto insieme) fino a Londra ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] , sia pure controllato dall'ironia sempre desta. Fra le fonti d'ispirazione non vanno dimenticati F.-X. De Maistre e S. Pellico, il cui diario di prigionia era stato pubblicato proprio nel gennaio di quell'anno. È indicativo del resto che anche il ...
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FACHINETTI, Michele
Silvano Cavazza
Nacque a Visinada, distretto di Montona, nell'Istria centro-occidentale, il 7 ott. 1812, terzo dei quattro figli di Giorgio, agiato proprietario terriero, e di Antonia [...] dell'epoca e lo stesso N. Tommaseo. Nel 1847 uscì a Venezia Frate Felice, un poemetto storico in sestine, lodato da S. Pellico, col quale l'autore in quell'anno ebbe un breve scambio epistolare.
Nel corso del 1847 le autorità austriache di Trieste ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...