FANTASTICI, Massimina
Valentina Coen
Nata a Firenze l'8 giugno 1789 da Giovanni, rinomato gioielliere, e da Fortunata Sulgher, livornese, improvvisatrice nota in Arcadia col nome di Temira Parasside, [...] dal 1810, che pubblicò (Firenze; e ibid. 1858) il poema in ottave Amerigo, la sua opera più famosa, assai lodata da S. Pellico.
Si tratta di una composizione epica in venti canti che narra l'impresa di Amerigo Vespucci e che fruttò alla F. un premio ...
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BREME, Filippo Arborio Gattinara conte di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Primogenito del marchese di Breme Ludovico Giuseppe e di Marianna Dal Pozzo dei principi della Cisterna, nacque [...] Firenze 1869, pp. 8 s., 29 s. (due lettere di Carlo Alberto al B.); I. Rinieri, Della vita e delle opere di Silvio Pellico, Torino 1898, I, pp. 361-365; M. Degli Alberti, La politica estera del Piemonte sotto Carlo Alberto, I, Torino 1914, p. 25; L ...
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CALLOUD, Giovanni Paolo
Sisto Sallusti
Nacque a Parma l'11 novembre del 1811 da Giuseppe, francese, cappellaio di corte, e da Teresa Barbieri, e ricevette i rudimenti letterari nel collegio Lalatta [...] ), tragedie di argomento medievale (Pia dei Tolomei e Buondelmonte e gli Amidei di C. Marenco, Francesca da Rimini di S. Pellico), commedie romantiche (Ilbicchier d'acqua diE. Scribe, Le educande di Saint-Cyr di A. Dumas padre, A. de Leuven e ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] , a cura di Emilio Franzina, Roma-Bari 1986, pp. 381-482.
12. J. Pemble, Venice Rediscovered, p. 90.
13. La recensione di Silvio Pellico uscì in tre puntate nei nrr. 102, 22 agosto 1819; 106, 5 settembre 1819; 115, 7 ottobre 1819. È ristampata in Il ...
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BORSA MAZZETTI, Vincenzo
Carlo Francovich
Scarse sono le notizie biografiche sul B.: nacque a Melano (Canton Ticino) da Giuseppe, barcaiolo, ed entrò ben presto in affari con spiccate doti di intuito [...] ; nel 1833 iniziò la sua collaborazione anche F. Bonardi. La tipografia in quegli anni ristampò le Mie prigioni del Pellico, pubblicò un Avviso agli Italiani, riboccante di odio per gli Austriaci, una Antologia napoleonica, il Nabucco e il Giovanni ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] dei Dialoghi di Luciano alla vita di Pico della Mirandola) e i suoi sentimenti religiosi (Dialogue of comfort against tribulation, scritto in carcere); notevole l'Apology, redatta dopo le dimissioni. ▭ T. M., tragedia storica di S. Pellico (1833). ...
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Tra medicina e cultura al tempo della Restaurazione: la figura di Paolo Zannini medico e letterato
Maria Laura Lepscky Mueller
L’intreccio tra pratica e ricerca medica, da un lato, e cultura letteraria, [...] ai letterati veneziani di quel momento, come Aglietti e Zannini, quanto diceva nel contesto milanese l’allora giovane Silvio Pellico, figura preminente del movimento liberale, in una lettera al fratello del 1816 su quello che avrebbe dovuto essere il ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] essere obbligati al lavoro, portare la catena ai piedi, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile (Silvio Pellico, Le mie prigioni LVII)
(8) Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà (Alessandro Manzoni, I ...
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CHARVAZ, Andrea
Paul Guichonnet
Nato in Savoia a Hautecour (Tarantasia) il 25 dic. 1793, in una famiglia di agricoltori, da Marie-Etienne e da Marie Borlet, studiò dapprima nella scuola locale (1802-1808), [...] loro diritti civili. E negli sforzi di convertire la minoranza riformata ebbe il costante appoggio di Carlo Alberto, di S. Pellico, e della marchesa Giulia di Barolo. Il suo rigido atteggiamento verso i valdesi (verso gli ebrei, era ancora più rigido ...
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CAZZOLA, Clementina
Sisto Sallusti
Nata da Giuseppe e Claudia Bragaglia, entrambi attori, a Sermide (Mantova) il 26 ag. 1832, aveva dato prova del suo talento fin da bambina negli atti unici Pitocchetto [...] dal consiglio e dall'affettuosa amicizia del Salvini; fu così di volta in volta la protagonista in Francesca da Rimini di S. Pellico, in Parisina di A. Somma, in Pia de' Tolomei di C. Marenco, in Elisabetta regina d'Inghilterra, di P. Giacometti, che ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...