ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] potuto nuocergli e per questo fissò nel 1852 un programma, che, pur apparendo vastissimo, contribuì a trarlo dal "pelago della incertezza". Vagheggiò così una storia della linguistica, una specie di raccolta enciclopedica sull'India, un'opera Parole ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] a evitare moduli realistici è sottolineata dall’uso di sinonimi aulici e di latinismi (salme, Al Signore di Montgolfier, 83; pelago, ivi, 131) o di metonimie (abeti, ivi, 2; zeffiro, ivi, 99) (Meacci 20022). Il ricorso alla terminologia scientifica ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] «sole, Dio» (Par. XX, 1)
come la mosca cede a la zanzara (Inf. XXVI, 28)
come quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago a la riva, / si volge a l’acqua perigliosa e guata (Inf. I, 22-24)
Così la neve al sol si disigilla (Par. XXXIII, 64 ...
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pelago
pèlago s. m. [dal lat. pelăgus, gr. πέλαγος «mare»] (pl. -ghi), letter. – 1. Mare; vasta e profonda distesa d’acqua: come quei che con lena affannata, Uscito fuor del p. a la riva, Si volge a l’acqua perigliosa e guata (Dante); sovra...
pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...