Piano geologico del Malm, Giurassico superiore (il nome deriva da Kimmeridge, Inghilterra). I terreni del k. sono caratterizzati da depositi lagunari e continentali nell’Europa settentrionale e occidentale [...] (calcari litografici di Solenhofen con i più antichi uccelli conosciuti: Archaeopteryx), e da formazioni a facies neritiche e pelagiche nell’Europa centrale e meridionale. In Italia il k. in facies marina affiora soprattutto nelle Prealpi veronesi e ...
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In geologia, la prima epoca del Paleogene (era Cenozoica) compresa tra il Cretaceo e l’Eocene. Il P. ha una durata di circa 10 milioni di anni e comprende due piani, dal basso verso l’alto: Daniano e Thanetiano. [...] Globorotalia. Si è inteso quindi separare il P. come periodo a sé. In Italia è rappresentato nelle serie pelagiche della Lombardia, dell’Umbria e delle Marche; ma è riconoscibile nelle facies più neritiche di piattaforma continentale del Veneto ...
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(o Tera; gr. Σαντορίνη) Isola della Grecia (75 km2 con 12.440 ab. nel 2001), nel Mar Egeo, la più meridionale delle Cicladi. Il nome antico dell’isola era Thíra, e così ancora si chiama il centro maggiore, [...] dei sedimenti presenti sul fondo e la successiva deposizione di uno strato, potente alcuni metri, costituito da torbiti pelagiche.
Nei pressi del moderno villaggio di Akrotìri gli scavi hanno riportato alla luce i resti di un antico abitato ...
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La quarta delle cinque grandi suddivisioni della storia geologica della Terra, la cui durata va da 65 milioni di anni fa a circa 2 milioni (➔ era). Viene suddivisa in 5 periodi: il Paleocene, l’Eocene, [...] rivestita da numerose specie e associazioni di specie. A questo riguardo molto importanti sono anche le microfaune pelagiche. Fauna e flora indicano un più deciso affermarsi della periodicità stagionale e una progressiva restrizione delle zone ...
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PALLINI, Giovanni
Massimo Santantonio
(Jack). – Nacque a Roma il 15 febbraio 1949, figlio unico di Natale, carabiniere, e di Bianca Gobbi, insegnante elementare.
Compì gli studi a Roma, dove si diplomò [...] 1981, pp. 521-539). Gli studi paleontologico/paleoecologici, come quelli sui coralli rinvenuti per la prima volta in facies pelagiche (v. anche Coralli e ammoniti nel Bajociano del Sasso di Pale (Umbria). Ulteriori prove di variazioni del livello del ...
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IDROBIOLOGIA (XVIII, p. 727)
Livia Tonolli
È questo un termine molto generale con il quale si definisce lo studio della vita degli organismi acquatici, siano essi marini, estuariali, di acque continentali [...] e di acqua dolce. Anche a livello delle comunità animali viventi nel pelago (plancton) e sui o nei sedimenti (bentos), molti sono i dalle stagioni o da eventi eccezionali: nelle zone pelagiche degli oceani e dei mari può raggiungersi facilmente uno ...
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Petrologia
Peter J. Wyllie
Sommario: 1. Introduzione: definizioni e distribuzione delle rocce. 2. Il ciclo delle rocce: i processi petrologici. 3. I prodotti petrologici dei processi globali. 4. Petrologia [...] in sospensione e muoiono nei livelli superficiali dell'oceano. Lo spessore di questi strati di sedimenti di mare profondo (‛sedimenti pelagici') aumenta progressivamente con il tempo fino a 0,5-1 km nelle vicinanze del margine continentale (v. fig. 4 ...
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Geologia stratigrafica
Maria Bianca Cita Sironi
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. 2. L'impatto della ricerca petrolifera sullo sviluppo della stratigrafia. 3. Natura e significato della [...] da colore scuro; tali depositi - chiamati black shales (quelli più antichi) o sapropels (quelli più recenti, di natura pelagica) - comprendono: a) gli scisti a Graptoliti del Paleozoico; b) gli scisti bituminosi del Lias superiore; c) gli scisti ...
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OCEANOGRAFIA (XXV, p. 157; App. II, 11, p. 438; III, 11, p. 294)
Maurizio Giorgi
Norberto Della Croce
Sviluppo e organizzazione internazionale della ricerca oceanografica. - L'Anno Geofisico Internazionale [...] nei diversi ambienti marini. L'esemplificazione che segue riguarda alcuni dei processi che hanno luogo nelle acque pelagiche.
Le masse d'acqua vengono riconosciute dagli oceanografi soprattutto per le loro caratteristiche di temperatura e salinità ...
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pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...
pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo.