Nome comune di tre generi di Cetacei Misticeti della famiglia Balenidi: b., eubalena e b. pigmea.
La b. propriamente detta (Balena), è un enorme mammifero, di oltre 20 m di lunghezza in alcuni adulti, [...] . Basi stabili per la caccia alle b. vennero fondate nelle solitarie isole subantartiche, mentre veniva diffondendosi la caccia pelagica, cioè non provvista di basi fisse, grazie alle gigantesche navi-officina di decine di migliaia di t di stazza ...
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È il Lario o Lacus comensis degli antichi: importante bacino lacustre della Lombardia; il terzo d'Italia per superficie (kmq. 145), essendo superato soltanto dal Lago Maggiore e dal Lago di Garda. La sua [...] pure sempre notevoli, vagano in alto lago solitarî pesci persici adulti e le encobie in grossi banchi. Rara nella regione pelagica è l'anguilla, quantunque abituata ad esplorare i grandi fondali, dove giunge anche la bottatrice che divora il fregolo ...
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. Sino a poco meno di un secolo fa era opinione generalmente diffusa tra i naturalisti che le profondità marine, la cui estensione, ancora indeterminata, si supponeva anche maggiore di quanto non sia, [...] può avere più di 2 m. di lunghezza, fu trovata a circa 5000 metri. Anche i Sifonofori, quantunque prevalentemente pelagici, hanno i loro rappresentanti nel mare profondo, poiché alcune specie di essi, dei generi Discalia e Disconalia, furono raccolte ...
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GABBIANI (lat. scient. Larus L., 1758, dal gr. λάρος; in lat. gavia, uccello acquatico ricordato da Plinio, e poi gabianus, forma di basso latino; fr. goéland; sp. gavista; ted. Möwe; ingl. Gull)
Ettore [...] nelle collezioni, un individuo nel golfo di Cagliari (Museo civico di Milano).
Hanno abitudini prevalentemente marine, una specie pelagica, altre oceaniche, altre infine si vedono anche entro terra, come nei canali delle città; si può dire che ...
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(ingl. Great Lakes) Nome collettivo dei laghi nordamericani Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario, con i loro canali d’intercomunicazione, che alimentano il fiume San Lorenzo.
Geologia e geografia
Situati [...] che non si spingono oltre i 10 m di profondità (Percopsis, Notropsis, Fundulus, Umbra, anguille) e le loro larve. Nella zona pelagica superficiale (fino a 25 m) oltre ai pesci costieri se ne trovano altri: l’aringa di lago, lo storione, il luccio ecc ...
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Classe di Molluschi; la più numerosa del phylum, con oltre 80.000 specie diffuse in tutte le regioni del globo. Per molti caratteri si connettono agli Anfineuri, da cui sembrano derivati. Hanno una tipica [...] originariamente animali acquatici, prevalentemente marini, erbivori o carnivori, lenti nei movimenti, diffusi in ogni regione: litoranea, pelagica, abissale. Le forme terrestri e d’acqua dolce sono derivate da quelle marine, e occupano habitat molto ...
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ORTA, Lago di (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Edgardo BALDI
Il Cusio dei Romani, il più occidentale e il penultimo, come superficie, dei grandi laghi subalpini italiani, a m. 290 s. m.; è compreso per [...] tocca i principali centri rivieraschi.
Il Lago d'Orta era un tempo ricchissimo di fauna e flora. La vita pelagica del lago era rappresentata soprattutto da dafnie, ciclopidi, diaptomidi, leptodore e secondariamente da side, dafnelle, bosmine. Anche l ...
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Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] m., ma piuttosto fasi giovanili di vita, gli stadi larvali e postlarvali, che conducono in genere un periodo di vita pelagica planctonica e assumono progressivamente l’aspetto e le abitudini degli adulti. Vere m., fra i pesci, sono quelle degli ...
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La più elevata e specializzata fra le cinque classi nelle quali vien ripartito il tipo dei Molluschi. Il nome di Cefalopodi e la pertinenza di questi animali ai Molluschi ebbero il riconoscimento definitivo [...] e proprio. In relazione più o meno continuata col fondo vivono molti Miopsidi ed Octopodi. Di regola gli adulti pelagici a muscolatura potente frequentano gli strati superficiali del mare; specie più deboli di colore rosso-violetto, rosso-fuoco o ...
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Vanno compresi sotto questa voce tutti gli animali che, nell'ambiente marino, vivono singolarmente o in comunità e associazioni sui fondali che si estendono dalla base della scarpata continentale, dalla [...] al disotto dei 6.000 m. Anche per la fauna abissale pelagica, così come si constata per quella bentonica, il numero delle specie dove non è possibile distinguere quelle bentoniche dalle pelagiche, diminuisce con la profondità ancora di più che ...
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pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...
pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo.