BACCHINI, Benedetto (al secolo Bernardino)
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Nacque a Borgo San Donnino il 31 ag. 1651 da Alessandro e Giovanna Martini di "onesta", ma impoverita famiglia. Passò l'infanzía e la giovinezza a Parma [...] in difesa. Il B. stesso non condivideva le opinioni teologiche dello Sfondrati, come si può vedere dalla sua difesa della Historia Pelagiana del Noris in Giorn. Letter., 1696, p. 83. L'opuscolo su Sfondrati non poté essere pubblicato: se ne ha una ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] di uno sviluppo cimiteriale successivo alla costruzione dell'edificio, elemento che suggerisce piuttosto una cronologia più vicina all'epoca pelagiana. L'intervento di P. è individuato da R. Krautheimer nella sola messa in opera di archi di sostegno ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] compare nel testo a noi tràdito, riferiva di essere stato informato che alcuni vescovi della Dalmazia professavano l'eresia pelagiana; ricordava quindi ad Onorio che essa era stata più volte condannata dai papi e dagli imperatori; gli chiedeva con ...
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Eulalio, antipapa
Alessandra Pollastri
Non è nota l'origine di E. e sono pochissimi i dati biografici conosciuti che lo riguardano. La sua presenza nella storia della Chiesa è legata alle vicende che [...] a V.A. Sirago che anche il suo arcidiacono E., antagonista di Bonifacio, mostrasse la propria simpatia per i pelagiani, proponendosi forse la loro riabilitazione, e per questo avesse l'appoggio dei loro fautori. Nella corte imperiale, che aveva ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] presentando a Celestino un dossier di documenti a danno di Nestorio. Il papa, che allora era impegnato a debellare i residui pelagiani in tutto l'Occidente, non si preoccupò di approfondire la questione e riunì all'inizio del 430 un concilio locale a ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] francese Dominique de Colonia. In questa edizione dell'opera nell'elenco delle opere giudicate "giansenizzanti" figurava l'Historia pelagiana del cardinale E. Noris, uno dei massimi esponenti della scuola agostiniana nel Settecento; e sulla scorta di ...
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CASANATE, Girolamo
Luciano Ceyssens
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1620 da Mattia e Giovanna Dalmau.
Quest'ultima apparteneva a un'antica famiglia catalana molto nota in Spagna e già imparentata con i [...] dalla Chiesa. Come assessore del S. Uffizio, procurò ad Enrico de Noris il permesso di pubblicare la sua Historia Pelagiana. Sioppose al probabilismo e ai suoi eccessi, che si manifestarono nel lassismo. Come consultore, contribuì alla condanna delle ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] del suo impegno nel conservare e rafforzare l'influsso di Roma su di esse. Informato della diffusione dell'eresia pelagiana in quelle regioni, sollecitò in una lettera, probabilmente del 493, il vescovo salonitano Onorio a vigilanza e impegno ...
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Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] del suo impegno nel conservare e rafforzare l'influsso di Roma su di esse.
Informato della diffusione dell'eresia pelagiana in quelle regioni, sollecitò in una lettera, probabilmente del 493, il vescovo salonitano Onorio a vigilanza e impegno ...
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GIACOMELLI, Giacomo
Michele Di Sivo
Nato intorno al 1498 da una famiglia romana di accademici, si laureò in medicina alla Sapienza di Roma, dove insegnò filosofia, sicuramente dal 1539 al 1542, ma probabilmente [...] della quale si giunse, con il decreto del 13 genn. 1547, a una soluzione dottrinaria equidistante dalla visione pelagiana della grazia e dalla opposta concezione luterana. Il capitolo della giustificazione si era chiuso nella fase finale della guerra ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...
semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel sec. 5°, che, reagendo all’estremismo della...