Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] compare nel testo a noi tràdito, riferiva di essere stato informato che alcuni vescovi della Dalmazia professavano l'eresia pelagiana; ricordava quindi ad Onorio che essa era stata più volte condannata dai papi e dagli imperatori; gli chiedeva con ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] francese Dominique de Colonia. In questa edizione dell'opera nell'elenco delle opere giudicate "giansenizzanti" figurava l'Historia pelagiana del cardinale E. Noris, uno dei massimi esponenti della scuola agostiniana nel Settecento; e sulla scorta di ...
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CASANATE, Girolamo
Luciano Ceyssens
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1620 da Mattia e Giovanna Dalmau.
Quest'ultima apparteneva a un'antica famiglia catalana molto nota in Spagna e già imparentata con i [...] dalla Chiesa. Come assessore del S. Uffizio, procurò ad Enrico de Noris il permesso di pubblicare la sua Historia Pelagiana. Sioppose al probabilismo e ai suoi eccessi, che si manifestarono nel lassismo. Come consultore, contribuì alla condanna delle ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] del suo impegno nel conservare e rafforzare l'influsso di Roma su di esse. Informato della diffusione dell'eresia pelagiana in quelle regioni, sollecitò in una lettera, probabilmente del 493, il vescovo salonitano Onorio a vigilanza e impegno ...
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Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] del suo impegno nel conservare e rafforzare l'influsso di Roma su di esse.
Informato della diffusione dell'eresia pelagiana in quelle regioni, sollecitò in una lettera, probabilmente del 493, il vescovo salonitano Onorio a vigilanza e impegno ...
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GIACOMELLI, Giacomo
Michele Di Sivo
Nato intorno al 1498 da una famiglia romana di accademici, si laureò in medicina alla Sapienza di Roma, dove insegnò filosofia, sicuramente dal 1539 al 1542, ma probabilmente [...] della quale si giunse, con il decreto del 13 genn. 1547, a una soluzione dottrinaria equidistante dalla visione pelagiana della grazia e dalla opposta concezione luterana. Il capitolo della giustificazione si era chiuso nella fase finale della guerra ...
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BRANCATI, Lorenzo (al secolo Giovanni Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Lauria (Potenza) il 10 apr. 1612 da Marcello e Dorotea Serubbi, in una famiglia nobile ma non molto agiata, fu avviato agli [...] scotistico, tanto che il B. non esitò nel 1678, come consultore del S. Offizio, ad accusare di baianismo l'Historia pelagiana dell'agostiniano E. Noris (cfr. Roma, Bibl. Angelica, ms. 899, f. 129, in cui il B. aggiunse alle proposizioni già ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] le glosse stampate in margine al testo richiamavano l'attenzione del lettore sui passi in cui era definita e condannata l'eresia pelagiana.
Tra il 20 ed il 22 ag. 1564, a Pisa, il D. morì.
L'ambiguo atteggiamento religioso che aveva caratterizzato la ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] africano Possessore chiedeva al papa come comportarsi a proposito delle dispute sorte negli ambienti monastici provenzali, sicuramente non pelagiani, ma perplessi anche di fronte al radicalismo di Agostino, attorno alle tesi di Fausto di Riez, in ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] da Dio in seguito ai suoi meriti umani. Cassiano stabilì come evidente un rapporto tra questa idea e quella pelagiana secondo cui gli uomini, se vogliono, possono rimanere senza peccato. La perfezione morale dell'umanità assunta in Cristo, negli ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...
semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel sec. 5°, che, reagendo all’estremismo della...