ORMISDA, papa, santo
Teresa Sardella
ORMISDA, papa, santo. – Figlio di Giusto, nacque a Frosinone.
Sposato, ebbe un figlio, Silverio – autore dell’epitaffio del padre (Inscriptiones Christianae urbis [...] mistero della Trinità.
Si intrecciò con la questione scita anche la richiesta di un intervento del papa sulla questione pelagiana. Nel luglio 520, il vescovo africano Possessore chiese al papa come comportarsi a proposito delle dispute sorte negli ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] francese Dominique de Colonia. In questa edizione dell'opera nell'elenco delle opere giudicate "giansenizzanti" figurava l'Historia pelagiana del cardinale E. Noris, uno dei massimi esponenti della scuola agostiniana nel Settecento; e sulla scorta di ...
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CASANATE, Girolamo
Luciano Ceyssens
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1620 da Mattia e Giovanna Dalmau.
Quest'ultima apparteneva a un'antica famiglia catalana molto nota in Spagna e già imparentata con i [...] dalla Chiesa. Come assessore del S. Uffizio, procurò ad Enrico de Noris il permesso di pubblicare la sua Historia Pelagiana. Sioppose al probabilismo e ai suoi eccessi, che si manifestarono nel lassismo. Come consultore, contribuì alla condanna delle ...
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GROOT, Huig van (Grotius)
Gioele Solari
Nacque il 16 aprile 1583 a Delft (Olanda). Avuta la prima educazione da un pastore riformato, nel 1594 s'immatricolava nell'università di Leida, dove ebbe a maestri [...] 1801-1803.
D) Opere teologiche: Defensio fidei catholicae de satisfactione Christi adversus Socinum, Leida 1617; Disquisitio an Pelagiana sint ea dogmata qua nunc sub eo nomine traducuntur, Parigi 1622; De veritate religionis christianae, Leida 1627 ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] del suo impegno nel conservare e rafforzare l'influsso di Roma su di esse. Informato della diffusione dell'eresia pelagiana in quelle regioni, sollecitò in una lettera, probabilmente del 493, il vescovo salonitano Onorio a vigilanza e impegno ...
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Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] del suo impegno nel conservare e rafforzare l'influsso di Roma su di esse.
Informato della diffusione dell'eresia pelagiana in quelle regioni, sollecitò in una lettera, probabilmente del 493, il vescovo salonitano Onorio a vigilanza e impegno ...
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RICCI, Michelangelo
Francesco Bustaffa
RICCI, Michelangelo. – Nacque a Roma nel gennaio del 1619 – fu battezzato il 31 – da Prospero, un commerciante di stoffe originario di Dongo, e dalla bergamasca [...] come una sconfitta della Compagnia. Tra il 1677 e il 1678, durante l’esame di alcune proposizioni presenti nell’Historia pelagiana di Enrico Noris, fu molto deciso nel respingere le accuse di giansenismo e baianismo mosse a un teologo che conosceva ...
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salvezza
Giovanni Fallani
Nel senso teologico s. significa la liberazione dal peccato e il conseguimento del bene ultimo nell'al di là, per opera della grazia. La soteriologia, problema fondamentale [...] hominis (l'uomo è libero nelle sue scelte), costituì il grande tema della disputa alle origini del cristianesimo contro l'eresia pelagiana, una disputa divenuta più forte ed estesa nella scolastica, anche all'età di D., per la ricerca di un accordo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La definizione della dottrina cristiana e le eresie
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le comunità che si richiamano all’insegnamento [...] ripresentate nella storia della Chiesa, e che vengono vigorosamente combattute da sant’Agostino, sono quella donatista e quella pelagiana. Il numida Donato, per alcuni anni vescovo contestato di Cartagine, sostiene che i sacramenti sono inefficaci se ...
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GIACOMELLI, Giacomo
Michele Di Sivo
Nato intorno al 1498 da una famiglia romana di accademici, si laureò in medicina alla Sapienza di Roma, dove insegnò filosofia, sicuramente dal 1539 al 1542, ma probabilmente [...] della quale si giunse, con il decreto del 13 genn. 1547, a una soluzione dottrinaria equidistante dalla visione pelagiana della grazia e dalla opposta concezione luterana. Il capitolo della giustificazione si era chiuso nella fase finale della guerra ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...
semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel sec. 5°, che, reagendo all’estremismo della...