Jonas, Hans
Filosofo e storico tedesco delle religioni (Mönchengladbach 1903 - New York 1993). Allievo di Bultmann, con cui si laureò, di Husserl e di Heidegger, lasciò la Germania nel 1933 in seguito [...] Freiheitsproblem, 1930; trad. it. Agostino e il problema paolino della libertà: studio filosofico sulla disputa pelagiana), si dedicò allo studio dello gnosticismo, chiarendone l’influenza sul cristianesimo antico e individuandone le radici ...
Leggi Tutto
Nella teologia cattolica, «il piano secondo cui Dio ordina la creatura razionale al conseguimento della vita eterna» (s. Tommaso). Nessuno è escluso dalla beatitudine eterna senza sua colpa, poiché Dio [...] (Rom. 8, 29-30). Lo sviluppo teologico del concetto è particolarmente legato ad alcune famose controversie, prima fra tutte quella pelagiana (Pelagio e i suoi seguaci negavano sia la prescienza di Dio sia la p. e identificavano il libero arbitrio con ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Paolo (Giovanni di Paolo Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio primogenito di Paolo, il capostipite di una famiglia di [...] hui(c) op(er)is magistri fuer(unt)".
Il ciborio si trovava originariamente in un ambiente retrostante l'abside della basilica pelagiana (Krautheimer, 1959, pp. 131-133; Mondini, p. 17 fig. 6). Durante i lavori fatti eseguire da Onorio III, esso venne ...
Leggi Tutto
traducianismo
Dal lat. tardo traducianus, der. di tradux -ŭcis «propaggine», che a sua volta è un der. di traducĕre «trasferire, trasmettere». In teologia, teoria secondo la quale l’anima dei figli proviene, [...] anima, 27) e da alcuni padri della Chiesa greci di cui parla Girolamo (Epistolae, CXXVI, 1). Al tempo dell’eresia pelagiana Agostino lo difese come la teoria più adatta per spiegare la trasmissione del peccato originale che si propaga per generazione ...
Leggi Tutto
BONACCHI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Pistoia il 19 febbr. 1685, entrò nel 1695 nel locale seminario, ove seguì il corso completo degli studi, applicandosi in modo particolare alla filosofia [...] quella del Malebranche circa la visione immediata della divina essenza, che sembrano al B. una riviviscenza dell'eresia pelagiana, per la grande potenza che attribuiscono all'intelletto umano. Egli afferma, invece, che mediante il lume naturale della ...
Leggi Tutto
Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] ed importanza è il fatto che I. volle far sentire tutto il peso della sua autorità in occasione della controversia pelagiana e nei rapporti con i vescovi africani. Mentre infatti nei confronti dell'Oriente egli non aveva la possibilità di far ...
Leggi Tutto
LIMBO (dal lat. limbus "lembo")
Giuseppe De Luca
La parola, ignota in tal senso avanti ai primi commentatori di Pier Lombardo, designa il luogo e lo stato in cui - secondo la teologia cattolica - si [...] imponeva pertanto il problema dei bambini morti senza battesimo: problema che fu dibattuto vivissimamente al tempo della controversia pelagiana. S. Agostino non pone altro luogo che l'inferno, per tutti i morti senza battesimo; tuttavia riconosce che ...
Leggi Tutto
SFONDRATI, Aurelia (in religione Paola Antonia). – Nacque nel 1531 circa a Milano da Francesco, senatore di Milano, poi cardinale (1544) e vescovo di Cremona (1549)
P. Renée Baernstein
, e da Anna Visconti, [...] ispirata dal frate domenicano Battista Carioni da Crema, accusato nel 1536 e ancora nel 1550-52 di eresia pelagiana e considerato pericolosamente vicino alle eresie luterane di libero arbitrio. Dopo un’inchiesta inquisitoriale nel 1552, la casa ...
Leggi Tutto
Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] ne avevano dato informazione al papa. Tra l'altro, la lettera di C. contiene le condizioni per la riammissione dei pelagiani che il concilio aveva anche condannato, i quali, secondo C., avevano aderito alla dottrina nestoriana e avevano riposto le ...
Leggi Tutto
TEODORO di Mopsuestia
Giuseppe RICCIOTTI
Chiamato talvolta anche T. di Antiochia, dal suo luogo di nascita, nacque verso il 350, morì nel 428.
Appartenne a famiglia facoltosa ed ebbe per fratello Policronio [...] fu grandissima durante la sua vita, ma dopo la sua morte precipitò a un tratto, quando nestoriani da una parte e pelagiani dall'altra cominciarono ad addurre gli scritti di lui a sostegno delle proprie dottrine. Mario Mercatore lo designò come vero ...
Leggi Tutto
pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...
semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel sec. 5°, che, reagendo all’estremismo della...