RUSSIA SUBCARPATICA (A. T., 59-60; detta anche Rutenia Carpatica; cèco Podkarpatská Rus; ted. Karpatorussland o Karpatoruthenien)
Elio Migliorini
È la regione più orientale della Cecoslovacchia, avente [...] è riservato ai pascoli, dato che occorrono molti animali da lavoro (205 mila bovini, 38 mila equini); vi sono anche 117 mila pecore, 20 mila capre, 70 mila suini e circa 1000 bufali. La riforma agraria è stata eseguita in forma assai attenuata e le ...
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SIBERIA OCCIDENTALE (A. T., 103-104)
Giorgio Pullè
OCCIDENTALE La regione (krai) della Siberia Occidentale non occupa che una zona assai limitata della grande pianura siberiana occidentale, e più precisamente [...] di abeti, cedri e larici; al di sopra di esse seguono i prati alpini, utilizzati dai nomadi per l'allevamento dei cavalli, delle pecore a coda grossa, dello yak e del cervo maral. I ghiacciai, circa 250 nel solo Altai russo, e le nevi dei monti ...
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KAN-SU (A. T., 97-98)
Giovanni Vacca
Provincia della Cina settentrionale. È una grande, povera e montuosa provincia, con un'area di 325 mila kmq., e una popolazione di 5 milioni di abitanti secondo la [...] agricoli grano, tabacco, indaco, oppio. La coltivazione del rabarbaro, già importante, è decaduta. L'allevamento delle pecore produce lana di cui si fanno tappeti. Numerose carovane di cammelli attraversano regolarmente le vie commerciali.
La ...
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SIERRA NEVADA (A. T., 43)
Giuseppe Caraci
NEVADA La fascia più cospicua, per masse e altezza, del sistema montuoso betico, che occupa la parte sud-orientale della penisola iberica. In senso proprio, [...] si stendono prati di graminacee, inframezzati da piante annuali a fiori vivaci o da arbusti spinosi, dominio della pastorizia transumante (capre e pecore soprattutto) che vi ha eretto tiendas e hattos fin circa i 2500 m. e portato tra i 2100 (a N.) e ...
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Città e porto della Scozia capoluogo della contea di Dumbarton, situata in riva al Leven, presso il punto in cui questo fiume affluisce nel Clyde, a 20 km. circa a nord-ovest di Glasgow. Il nucleo principale [...] minerarî, quanto per quelli agricoli. La regione nordica, elevata, squallida, umida, è adatta quasi soltanto al pascolo delle pecore, mentre nelle zone piane l'unica coltura importante è quella dell'avena. La contea, assai densamente popolata, deve ...
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Moro, Tommaso
Stefano De Luca
Il padre dell’utopia
Sebbene la Chiesa cattolica abbia proclamato santo Tommaso Moro a causa della sua opposizione allo scisma anglicano del 1534, opposizione che pagò [...] con le quali i proprietari terrieri avevano trasformato i terreni destinati alla coltivazione comune in più redditizi pascoli per le pecore. Molti contadini avevano perso il lavoro e a volte anche la casa: di qui il diffondersi del vagabondaggio e ...
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CELLI, Angelo
Arnaldo Cantani
Marina De Marinis
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Nacque a Cagli (Pesaro) da Cristoforo e da Teresa Amatori il 25 marzo 1857. Di modeste condizioni, rimase presto orfano e poté proseguire gli studi [...] al territorio delle Marche.
Tra gli altri studi del C., di particolare rilievo furono quelli condotti su una malattia contagiosa delle pecore e delle capre: in collaborazione con D. De Blasi, egli riusci a dimostrare che il latte di animali malati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione della cultura Tardo Uruk
Gian Maria Di Nocera
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook[1]
Il fenomeno “coloniale”
Nella seconda metà del IV millennio [...] ipotesi è quella di Joy McCorriston e Rita Wright, i quali attribuiscono particolare rilievo all’allevamento delle pecore e delle capre, peraltro una risorsa economica effettivamente importante nell’economia Tardo Uruk. Questa attività, secondo i ...
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RAVASCHIERI, Giovan Battista
Diego Pizzorno
RAVASCHIERI, Giovan Battista. – Di nobile famiglia del Levante ligure, nacque in luogo e data ignoti. Era figlio di una donna «nata in Napoli» (Silvestri, [...] di Napoli.
Ravaschieri colse un primo importante risultato di queste sinergie parentali assumendo la gestione della Dogana delle pecore di Puglia: ufficio sul quale Antonio Doria aveva ottenuto nel 1540 una concessione di 2000 ducati. Doria era ...
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AIACE Telamonio
G. Cressedi
Eroe omerico, figlio di Telamone.
L'Iliade ne ignora la patria, ma una tradizione posteriore, di cui è l'eco anche in due interpolazioni nel poema, lo dice di Salamina, dove, [...] da maggiori raffigurazioni, hanno A. seduto vicino ad una pecora morta. Più spesso si trova A. seduto che C. V. A., Oesterreich, 12 (Vienna); gemme con A. seduto vicino a una pecora: S. Reinach., Rép. Rel., i, pp. 80, 81; A. Furtwängler, Gemmen, ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pecoro
pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto, o...