I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] nera, fine settimana nero), oppure in ➔ polirematiche parole che esprimono una valutazione morale (libro nero, lista nera, pecora nera).
Il bianco mantiene una valenza iniziatica, indicando assenza o mancanza di qualcosa (andare in bianco, firmare in ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] di sesso maschile ed esemplare di sesso femminile non è codificata morfologicamente. È il caso, ad es., di nomi come capra, pecora, zebra, giraffa, ecc., per i quali la commutazione di genere non è ammessa. Si parla in questi casi di genere epicene ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] nuovamente, ma di recente, innalzata a [i], come è avvenuto per le forme del calabrese [ˈpjekura] < lat. pěcŏra o [ˈrjepule] < lat. lěpŏre, che presuppongono una vocale alta [u] nella posizione mediana, quindi un passaggio intermedio *pecura ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] si ha [aˈmiːga] e [ˈfiːgu] per amica e fico, in Lombardia e in Emilia [ˈpeːgura] e [urˈtiːga] per pecora e ortica, in Veneto [doˈmɛːniga] e [neveˈgaːda] per domenica e nevicata. In Toscana, invece, è presente un particolare fenomeno, fonologicamente ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] in luce un’altra caratteristica dell’anacoluto, quella di essere ricorrente nei ➔ proverbi, che spesso cristallizzano un detto popolare:
(21) chi pecora si fa, il lupo se lo mangia
(22) chi s’aiuta, iddio l’aiuta
(23) chi le tocca son sue
In generale ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] gli ă e ŏ indoeuropei si fondono in o, ā e ō in a, i e u si riducono a ĭ e ŭ (osĭ «asse» e ovĭca «pecora», di fronte al lat. axis e ovis; darŭ «dono» e matĭ «madre», di fronte al lat. dōnum e māter); le liquide e le nasali sonanti sono rappresentate ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] quali si stende verso il Mar Glaciale Artico la pianura, ampia oltre 500 km, percorsa dalla Dvina Settentrionale e dalla Pečora, i cui bacini sono separati dai Monti Timani. Tutta la regione è soggetta, come avviene alla Siberia settentrionale, a un ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] con contrassegni speciali che distinguevano, per esempio, il 'montone dalla coda grassa' dal 'montone' e indicavano specificamente la 'pecora femmina' e l''agnello'.
All'incirca nel 3100 il sistema dei contrassegni ritornò a semplici combinazioni di ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] (m)
tous «bambino, ragazzo» < tonsu(m)
Vi è anche una serie di termini più propriamente retoromanzi:
(5) biscia «pecora» < bestia(m)
tablé «baita, fienile» < tabŭlariu(m)
ciajuel «formaggio» < casĕolu(m)
o più limitatamente dolomitici:
(6 ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] possono diventare unità grammaticali a tutti gli effetti; se in italiano beee è l’onomatopea che esprime il verso della pecora, i derivati belare e belato ne rappresentano la grammaticalizzazione mediante l’aggiunta di morfemi verbali o nominali. In ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pecoro
pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto, o...