GADDI, Gaddo
Ada Labriola
Figlio di Zanobi, originario di Firenze, fu attivo come pittore tra XIII e XIV secolo. Fu il capostipite di un'importante famiglia trecentesca di artisti, come attesta il triplice [...] Scuole Leopoldine, in Scritti di storia dell'arte in onore di R. Salvini, Firenze 1984, pp. 135-142; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985, pp. 17, 37 n. 41, 190; A. Tartuferi, Corpus of Florentine painting. Nouveautés sur le Trecento, in ...
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RUSUTI, Filippo
A. Tomei
Pittore e mosaicista attivo a Roma e in Francia tra l'ultimo quarto del Duecento e i primi decenni del secolo successivo.Il nome del maestro è noto attraverso un'unica sottoscrizione, [...] di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di A.M. Romanini, Roma 1983, pp. 355-378; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985; J. Gardner, Bizuti, Rusuti, Nicolaus and Johannes: some neglected Documents concerning Roman Artists in France, BurlM ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] ricamate e il doppio grembiule, di quello maschile gli stretti pantaloni bianchi e il corpetto di pelle di pecora. Nelle leggende, nelle credenze e nella letteratura si notano sovrapposizioni e influssi romani, bizantini, slavi, cristiani ecc. sull ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] , informa inoltre che, dopo la burla, il G. fu invitato a cena da Filippo e dai suoi amici in casa di Tommaso Pecori, e che "intendendo chi egli erano, v'andò volentieri"), e risulta autore di diciotto ottave del poemetto Geta e Birria, opera di ...
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Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] PG, LXXVIII, col. 272) che sottolineava la necessità che questo indumento fosse di lana e non di lino onde ricordare la pecora smarrita che il Buon Pastore portava sulle spalle. Infatti l'Ordo romanus (I, 6; PL, LXXVIII, col. 940) prescriveva che si ...
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CAVALLINI, Pietro
A. Tomei
(o Pietro de' Cerroni)
Artista attivo principalmente a Roma e a Napoli tra l'ultimo quarto del Duecento e il primo decennio del Trecento.Scarse e variamente interpretate, [...] , ivi, pp. 423-431; P. Hetherington, A Cavallinesque Panel Painting in Grenoble, GBA, s.VI, 103, 1984, pp. 95-98; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985; L. Eleen, The Frescoes from the Life of St. Paul in San Paolo fuori le mura in Roma: Early ...
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TORRITI, Jacopo
A. Tomei
Pittore e mosaicista, attivo ad Assisi e a Roma nella seconda metà del Duecento.Con Pietro Cavallini (v.) e Filippo Rusuti (v.), T. fu uno degli artefici del rinnovamento pittorico [...] di S. Giovanni in Laterano, in Studi in onore di Giulio Carlo Argan, I, Roma 1984, pp. 29-42; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985; Aggiornamento scientifico all'opera di G. Matthiae. Pittura romana del Medioevo, II, a cura F. Gandolfo, Roma ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] G. Previtali, rec. a Deuchler, 1984, Prospettiva, 1984, 37, pp. 72-76; G. Bardotti Biasion, Duccio, Firenze 1985; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985; J. Gardner, rec. a Deuchler, 1984, BurlM 127, 1985, pp. 43-44; G. Ragionieri, Simone o non ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] piccolo stabbio formato di canne intrecciate esce, da entrambi i lati, un agnellino presso cui sono disposti un montone e una pecora.
Il fascio di canne intrecciate all'ingresso della stalla indica ancora la dea madre e la scena, se così la possiamo ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] l'ospedale presso S. Matteo, affidato agli Umiliati; ve ne erano anche a S. Francesco (ospedale di S. Maria della Pecora), nell'od. corso Garibaldi (ospedale della Mercanzia), oltre a quello in mansio Templi, affidato ai Templari, presso S. Maria ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pecoro
pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto, o...