Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] compaiono fittiziamente o simbolicamente, coi loro istinti e i loro costumi. In alcuni giuochi fanciulleschi - il lupo e la pecora, la volpe e le galline - nei quali uno o più giocatori rappresentano degli animali, siamo evidentemente in presenza di ...
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VIRUS
Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che [...] un v. la persona o l'animale diventa malato gradualmente per molti anni. Un v. lento, il visna, è stato isolato dalle pecore e identificato come la causa di una malattia neurologica paralizzante lentamente; è un v. simile a quelli tumorali a RNA, nel ...
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Imponente sistema montuoso, appartenente all'Asia russa ed elevantesi fra il Mar d'Azov e il Caspio con direzione generale NO.-SE. per una lunghezza di oltre 1200 km. e sopra un'area di circa 150.0o0 kmq. [...] e scarpe di pezza o feltro, e gambali di lana a disegni geometrici (Tusci, Avari) e il mantello di pelliccia di pecora.
Nel costume delle donne si ha una maggiore varietà regionale, che si manifesta specialmente nei colori delle stoffe, nei ricami e ...
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SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] : il succo che usciva dagli steli, raccolto e passato successivamente in varî recipienti, era versato su un filtro di lana di pecora e, così purificato, veniva libato dagli officianti e offerto agli dei, puro o misto col latte o farina o miele. Alla ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] o Toxoplasma per via placentare, il feto presenta numerose plasmacellule e il neonato anticorpi specifici della classe IgM. Nella pecora, specie in cui la gravidanza dura 150 giorni, è possibile stimolare il feto di 35 giorni a produrre anticorpi ...
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MASCHERA
George MONTANDON
Giovanni PATRONI
Giovanna DOMPE'
Nicola FESTA
Alberto MANZI
Guido BARGELLINI
G. Co.
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Marcello MUCCIOLI
(prob. dall'arabo maskharah "caricatura, beffa"; fr. masque; [...] , vecchie quanto il mondo, da quelle antiche di tela con farina di fave, "alcioneo" (prodotto di certi uccelli), grasso di pecora, bianco d'uovo, miele, olio e simili, fino a quelle modernissime di gomma e di plastilina.
Per le visiere degli elmi ...
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TERRA (fr. Terre; sp. Tierra; ted. Erde; ingl. Earth)
Giovanni SILVA
Antonio PARASCANDOLA
Roberto ALMAGIA
Salvatore AURIGEMMA
Rosanna TOZZI
Considerata dagli antichi come il centro attorno al quale [...] mondo, siede su una roccia nel celebre rilievo dell'Ara Pacis Augustae, e ha due fanciulli nel grembo, un bove e una pecora accosciati ai piedi, frutti sul seno, e fiori dietro la persona. Ad analogo concetto s'ispira la Tellus sedente della Gemma ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] ., Milano 1988); S. Scamuzzi, L'analisi sociologica delle rivoluzioni, Torino 1985; Potere politico e legittimità, a cura di G. Pecora, Milano 1987; Revolution and rationality, a cura di M. Taylor, New York 1989; J. Habermas, La rivoluzione in corso ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] G. Previtali, rec. a Deuchler, 1984, Prospettiva, 1984, 37, pp. 72-76; G. Bardotti Biasion, Duccio, Firenze 1985; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985; J. Gardner, rec. a Deuchler, 1984, BurlM 127, 1985, pp. 43-44; G. Ragionieri, Simone o non ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] per cui va, fra le altre cose, meritamente famoso (cfr. ibid., II, 20: Corso Donati; I, 18: Dino di Giovanni, detto Pecora; ecc.), e senza nemmeno quel tanto di attenzione particolare che, per esempio, ci fa capire che egli si era accorto che il ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pecoro
pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto, o...