FOGACCI, Severiano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 23 ag. 1803 da Giovanni, caffettiere, e da Giovanna Frosi. Rimasto presto orfano del padre, entrò nel locale seminario al quale cinque anni [...] Ancona lo attendeva un posto di insegnante di lettere nel ginnasio.
Prima di lasciare Corfú aveva detto che non tornava "per essere pecora nel gregge" (a Mazzini, 10 dic. 1846) e di sentire sempre forte il richiamo della rivoluzione, ma poi l'impulso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Attori e tempo rituale
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I riti pubblici non sono affidati esclusivamente ai sacerdoti, [...] il suo berretto caratteristico (galerus) che termina con un bastoncino di legno e con un filo di lana proveniente da una pecora sacrificata. Non può inoltre avvicinarsi a un morto, toccare una capra, un cane, la carne cruda, la farina e il lievito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La vita quotidiana
Silvana Musella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’alimentazione degli uomini dell’alto Medioevo è qualitativamente [...] proposito non bisogna credere che le pellicce fossero appannaggio esclusivo delle classi agiate perché una pelliccia di agnellino o pecora può essere anche più economica di un pesante tessuto. C’è pure il mantellino corto, con o senza cappuccio ...
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GUCCIO di Mannaia
Antonella Capitanio
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di questo orafo, smaltista e incisore di sigilli, documentato a Siena dal 1291 al 1322.
La sua fama e la sua [...] della Scuola normale superiore di Pisa, cl. di lettere e filosofia, s. 3, XIV (1984), 2, pp. 533-556; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985, p. 182; Id., Il pittore oltremontano di Assisi, il gotico a Siena e la formazione di Simone Martini ...
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GUANDALINI (Guanda), Ugo
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Modena il 9 marzo 1905 da Cesare, ufficiale di cavalleria, e Maria Cornelia Bigone, insegnante di francese. Dopo aver conseguito la maturità [...] stati storicamente chiamati, si ritrovano in un altro scritto del G. dal polemico titolo Il piacere di essere pecora: considerazioni sugli Italiani (Parma 1949), che costituisce una sorta di amara disamina del malcostume e della vigliaccheria degli ...
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Vedi MACEDONIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MACEDONIA (Μακεδόνια)
Ph. Petsas
Regione del Chersoneso ellenico; ha preso il suo nome dai Macedoni, popolazione dorica qui attardatasi nella discesa verso [...] prima fase dell'epoca neolitica a Nea N. si coltivava grano, orzo, ecc. e si allevavano animali domestici come la pecora, la capra, la vacca e il porco.
I livelli della tarda età neolitica sono manomessi, ma caratterizzati da ceramica dark burnished ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] ). Dagli animali si mira a ottenere soprattutto latte e altri prodotti con caratteristiche organolettiche specifiche (come la pecora Polly che produce latte di tipo umano) o contenenti molecole proteiche di utilità terapeutica. La coltivazione delle ...
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STAMINALI, CELLULE.
Maurilio Sampaolesi
– Cellule staminali embrionali e adulte. Riprogrammazione cellulare e generazione di staminali pluripotenti. Plasticità e rigenerazione. La lotta tra il nucleo [...] . I principi generali che sono emersi dal lavoro sugli anfibi sono stati applicati ai mammiferi, fino alla clonazione della pecora Dolly (Campbell, McWhir, Ritchie et al. 1996). Dolly è stata generata da Keith Campbell nel 1996, al Roslin Institute ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] nei tempî. Perciò il valore di scambio dei metalli nobili dovette essere in quest'epoca assai alto. Al tempo di Solone una pecora costava una dramma, altrettanto un moggio di orzo, un giovenco 5 dramme; 100 e 500 dramme erano il premio rispettivo dei ...
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MONACHISMO (fr. monachisme; sp. monacato; ted. Mönchtum; ingl. monasticism)
Umberto FRACASSINI
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Tutta la terminologia del monachismo, ricca già nel greco di sinonimi, risale a μόνος "solo". Secondo [...] spirituale sia corporale; tutti vestivano ugualmente un rozzo saio stretto da un cordone, con una pelle di capra o di pecora sulle spalle e un cappuccio sul capo; ciascuno abitava e dormiva separato nella sua cella, ma prendevano in comune il cibo ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pecoro
pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto, o...