I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] si ha [aˈmiːga] e [ˈfiːgu] per amica e fico, in Lombardia e in Emilia [ˈpeːgura] e [urˈtiːga] per pecora e ortica, in Veneto [doˈmɛːniga] e [neveˈgaːda] per domenica e nevicata. In Toscana, invece, è presente un particolare fenomeno, fonologicamente ...
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passo
Alessandro Niccoli
Il sostantivo (latino passus-us, da pandere, " aprire ", " stendere ") si configura in D. quale termine peculiare dell'Inferno (17 esempi) e del Purgatorio (41 esempi), in evidente [...] all'incirca all'ampiezza di un p. umano, comunemente adottata prima dell'introduzione del sistema metrico decimale: Cv I XI 9 se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte l'altre l'andrebbero dietro; e così Pg XXVIII 70, XXIX 81.
In ...
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femminismo
Margherita Zizi
Emancipazione e liberazione delle donne
Il femminismo è un movimento che si oppone alla concezione tradizionale della donna come subalterna e inferiore all'uomo: tale inferiorità [...] gesti clamorosi e provocatori. Nel 1968, in occasione dell'elezione di Miss America le femministe statunitensi incoronarono una pecora e gettarono reggiseni e cosmetici in una "pattumiera della libertà". A Parigi le femministe francesi deposero sulla ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] in luce un’altra caratteristica dell’anacoluto, quella di essere ricorrente nei ➔ proverbi, che spesso cristallizzano un detto popolare:
(21) chi pecora si fa, il lupo se lo mangia
(22) chi s’aiuta, iddio l’aiuta
(23) chi le tocca son sue
In generale ...
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ALBERTARIO, Davide
Fausto Fonzi
Nato a Filighera (Pavia) il i 6 febbr. 1846, proveniente da una famiglia della media borghesia, compì gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Pavia, passando poi [...] s.d.; E. Vercesi, Don D. A., Milano 1923; L. Cornaggia Medici, Il passato e il presente della questione romana, Firenze 1930; G. Pecora, Don D. A. campionc del giornalismo cattolico, Torino 1934; A. Novelli, Intorno ad una "Vita di don D.. A.", in La ...
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D'ALFONSO, Cesare
Agostino Macrì
Nacque a Napoli il 20 ag. 1886. A Salerno compì gli studi liceali e successivamente ritornò a Napoli per laurearsi in zooiatria e scienze agrarie. Il brillante curriculum [...] intuire la necessità di integrare la normale dieta delle pecore con sali minerali soprattutto quando questa era costituita di razze di polli locali, Bari 1932; Illustr. monografica della pecora Gentile di Puglia, Roma 1937; L'allevamento ovino: suo ...
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BESANA, Carlo
Aldo Gaudiano
Nacque a Ispra (Como) il 1° genn. 1849 da Antonio e da Caterina Zambeletti. Nel 1872 si laureò m scienze chimico-fisiche all'università di Pavia. Incaricato dell'insegnamento [...] integrato, anche per l'alimentazione dei vitelli e dei maiali. Propose inoltre, nel 1906, l'inipiego del latte di pecora per ingrassare il latte scremato.
Oltre ai lavori sperimentali, articoli, relazioni, il B. scrisse trattati e manuali: Manuale di ...
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FOTTICCHIA, Nello
Milo Julini
Nato a Orvieto il 1° genn. 1884 da Gioacchino e da Zelinda Pelegi, si laureò in zooiatria presso la scuola superiore di medicina veterinaria di Napoli il 26 luglio 1905, [...] problemi attuali dell'agricoltura italiana, Bologna 1933, pp. 273-291; La disciplina della produzione dei formaggi di pecora, Roma 1937; La zootecnia siciliana anche in rapporto alle necessità della trasformazione fondiaria, in Atti del Convegno per ...
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GEREMIA, Angelo
Michela Catto
Nacque a Venezia nel 1693. Matricolato alla corporazione dei librai nel 1716, svolse la sua attività in via Mercatoria sotto il segno tipografico, tradizionale nell'editoria [...] notis di papa Gregorio I, di produzione maurina, usciti in 4 volumi nel 1744 per un consorzio formato dal G. con Carlo Pecora e Agostino Savioli. Accanto a queste opere di grande impegno economico, stanno altre più modeste, come l'opuscolo di Antonio ...
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GADDI, Gaddo di Zanobi
A. Tartuferi
Pittore fiorentino, padre del più noto Taddeo, l'allievo prediletto di Giotto, G. figura nel libro dell'Arte dei medici e speziali a partire dal 1312; operoso nel [...] Critical and Historical Corpus of Florentine Painting, III, 9, a cura di M. Boskovits, Firenze 1984, pp. 18-19; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985, p. 140, n. 9; A. Tartuferi, La pittura a Firenze nel Duecento, Firenze 1990, pp. 49-50, 105 ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, diffuse in tutti i continenti escluse...
pecoro
pècoro s. m. [der. di pecora], non com. – 1. Montone, maschio della pecora: non voglio morire piangendo me, compassionando a me, badando solo a me, come il p. sgozzato (I. Nievo). 2. In senso fig., e spreg., uomo vecchio, brutto, o...